A1. La produzione
delle bolle di sapone.
Una delle prime proposte che si possono rivolgere
in prima elementare ai bambini riguarda la produzione delle bolle
di sapone. Per collegarsi alla realtà extrascolastica dei
bambini, recuperando le loro esperienze precedenti,si può
porre preventivamente la domanda "Come
si fanno le bolle di sapone?". Quindi, come gioco in
cortile, si producono le bolle. Dopo l'esperienza, l'insegnante
chiama i bambini singolarmente fuori dall'aula e chiede: "Spiega
come si fa a produrre le bolle di sapone". I testi vengono
concordati con l'insegnante che li scrive, secondo le modalità
della didattica del prestamano. Le attività conclusive possono
essere la formulazione di un testo collettivo, che riporti l'intera
sequenza corretta, e l'ordinamento sequenziale di immagini.
Una possibile gestione
diversa, realizzabile però, per la sua complessità,
dopo qualche mese di scuola, ha come obiettivo la formulazione di
ipotesi previsionali sulla costruzione di un oggetto. L'insegnante
propone di indovinare a che cosa potrebbero servire alcuni oggetti
(cannucce, bicchieri di plastica, un pezzo di sapone da bucato,
un coltello, una bottiglia d'acqua, un secchio). Durante le ore
di compresenza, l'insegnante chiama i bambini a uno a uno e ciascuno
di essi si trova di fronte ai suddetti oggetti. Quindi l'insegnante
chiede: "Che cosa pensi che faremo con
questo materiale?". Il giorno dopo, nella stessa situazione,
l'insegnante chiede ai bambini perché abbiano pensato proprio
a quella risposta, proponendo la consegna: "Perché
ieri hai detto che faremo ...?".
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