FUNZIONI DEL PRESTAMANO

IL “PRESTAMANO” consente al bambino:

  • di gettare le basi per un rapporto positivo con la produzione linguistica scritta: il bambino infatti, con la mediazione dell’insegnante, riconosce nelle proprie idee le risorse necessarie alla scrittura del testo, sperimenta soddisfacentemente le sue possibilità linguistiche, familiarizza con l’attività di scrittura-testi e progressivamente evita l’instaurarsi del rapporto di estraneità che insorge frequentemente quando, per mancanza di adeguata mediazione, il testo appare come una operazione eccessivamente complessa da aggirarsi scrivendo il minimo necessario nella forma più economica possibile anche se questo avviene sacrificando la ricchezza del pensiero e dell’articolazione espositiva;
  • di richiamare, riflettere ed esperimentare in prima persona le funzioni della scrittura già praticate collettivamente in classe (scrivere per ricordare, per esprimere le proprie impressioni, per comunicare, per riflettere sul proprio pensiero e riorganizzarlo...);
  • di instaurare o approfondire una relazione personale con l’insegnante che, se positiva, così come sostengono i teorici dello sviluppo, incide positivamente anche sullo sviluppo cognitivo;
  • di effettuare progressivamente il passaggio dal “codice lingua orale” al “codice lingua scritta” ed assumere padronanza dei meccanismi in gioco.
IL “PRESTAMANO” consente all'insegnante:
  • di interloquire adeguatamente, con la strumentazione necessaria, con il bambino che parla per “accenni”, spezzoni di pensiero, per farlo pervenire ad un pensiero ed un discorso compiuti.