di gettare le basi per un rapporto positivo con
la produzione linguistica scritta: il bambino infatti, con la mediazione
dellinsegnante, riconosce nelle proprie idee le risorse necessarie
alla scrittura del testo, sperimenta soddisfacentemente le sue possibilità
linguistiche, familiarizza con lattività di scrittura-testi
e progressivamente evita linstaurarsi del rapporto di estraneità
che insorge frequentemente quando, per mancanza di adeguata mediazione,
il testo appare come una operazione eccessivamente complessa da aggirarsi
scrivendo il minimo necessario nella forma più economica possibile
anche se questo avviene sacrificando la ricchezza del pensiero e dellarticolazione
espositiva;
di richiamare, riflettere ed esperimentare in prima
persona le funzioni della scrittura già praticate collettivamente
in classe (scrivere per ricordare, per esprimere le proprie impressioni,
per comunicare, per riflettere sul proprio pensiero e riorganizzarlo...);
di instaurare o approfondire una relazione personale
con linsegnante che, se positiva, così come sostengono
i teorici dello sviluppo, incide positivamente anche sullo sviluppo
cognitivo;
di effettuare progressivamente il passaggio dal
codice lingua orale al codice lingua scritta
ed assumere padronanza dei meccanismi in gioco.
IL PRESTAMANO consente
all'insegnante:
di interloquire adeguatamente, con la strumentazione
necessaria, con il bambino che parla per accenni, spezzoni
di pensiero, per farlo pervenire ad un pensiero ed un discorso compiuti.