SEQUENZE DIDATTICHE FONDAMENTALI

Scorrendo le unità di lavoro e analizzando le situazioni didattiche proposte dovrebbero emergere alcuni aspetti metodologici che ACCOMUNANO unità di lavoro redatte da autori diversi, appartenenti a progetti di insegnamento diversi e riguardanti livelli scolastici diversi.

In particolare, si possono identificare sequenze didattiche relative a un dato argomento (ad esempio: le relazioni tra altezza apparente del sole e lunghezza delle ombre proiettate) costituite da:

A) una consegna individuale di produzione scritta di ipotesi (eventualmente preceduta da una breve presentazione da parte dell'insegnante, o da una discussione guidata dall'insegnante per attirare l'attenzione degli allievi);

B) una consegna ancora individuale, in cui si chiede di confrontare alcune delle ipotesi prodotte in classe (e eventualmente anche in altre classi), selezionate dall'insegnante, con le ipotesi prodotte dai singoli alunni;

C) una consegna rivolta alla classe, in cui si chiede di confrontare e discutere (sotto la guida dell'insegnante) le ipotesi selezionate dall'insegnante;

D) una consegna individuale, in cui si chiede di sintetizzare in forma scritta quello che è emerso nella discussione (e eventualmente di dire la propria opinione sulle posizioni emerse);

E) una consegna rivolta alla classe, il cui obiettivo è di pervenire, attraverso una discussione guidata dall'insegnante, e eventualmente utilizzando alcune parti dei testi prodotti sotto la consegna D, alla stesura di un testo di sintesi sullo stato delle conoscenze della classe relativo all'argomento oggetto della sequenza.

In alcuni casi (con allievi più grandi, o quando le posizioni emerse dalla consegna A) sono facilmente identificabili), la consegna B) può mancare, e si passa quindi direttamente dalla produzione individuale delle ipotesi alla discussione delle ipotesi prodotte (sulla base di alcuni esempi di ipotesi selezionati dall'insegnante).

In alcuni casi (soprattutto nei primi anni della scuola elementare) la consegna A) può essere svolta attraverso interazioni dell'insegnante con i singoli allievi (soprattutto con i bambini che hanno più difficoltà a concentrarsi sulla consegna e a scrivere autonomamente). La metodologia del "prestamano" (vedi didattica del prestamano) costituisce il riferimento per pervenire dalla discussione con il singolo allievo alla produzione di una traccia scritta del suo pensiero.

In alcuni casi (soprattutto per argomenti importanti e complessi) la consegna D) può essere seguita da una consegna di confronto di testi simile a B).

Nel caso sia prevista una verifica sperimentale delle ipotesi formulate sotto la consegna A), tale attività può seguire la fase D) ed aprirsi con la richiesta di produrre (individualmente, in forma scritta, seguita da confronto e discussione dei prodotti realizzati; o attraverso una discussione guidata dall'insegnante) un progetto per la verifica dell'ipotesi; oppure l'insegnante può proporre direttamente la modalità di verifica (soprattutto nel caso in cui la progettazione della verifica sia fuori della portata degli allievi).

In alcuni casi infine una situazione didattica relativa a un certo argomento può essere costituita da un paio di sequenze come quella sopra descritta; ciò capita in particolare quando si passa da una ipotesi "previsionale" su un certo fenomeno (consegna A della prima sequenza) a una ipotesi "interpretativa" sullo stesso fenomeno (consegna A della seconda sequenza), una volta che si è raggiunto (tramite discussione delle ipotesi e/ verifica sperimentale) un ampio consenso in classe su come effettivamente si comporta il fenomeno.

Da notare che nella sequenza didattica-tipo descritta e nelle sue varianti intervengono alcuni ingredienti metodologici cruciali del nostro Progetto, in particolare:

- il "gioco delle ipotesi" (vedi didattica delle ipotesi),

- il "confronto di testi" (vedi didattica del confronto),

- la discussione orchestrata dall'insegnante,

- la didattica del prestamano.

Ciò corrisponde, come indicato nelle "scelte di fondo sul terreno cognitivo" presentate sotto la voce "teorie dell’apprendimento", ad alcuni punti-cardine del nostro quadro di riferimento teorico in campo cognitivo, in particolare:

- l'importanza della costruzione sociale del sapere;

- l'importanza della produzione individuale scritta da parte dei singoli allievi (vedi verbalizzazione);

- la necessità di un forte ruolo di mediazione da parte dell'insegnante (vedi ruolo dell’insegnante).