ARGOMENTAZIONE

Occorre preliminarmente precisare cosa si intende per "argomentazione". Ci sono discorsi che non sono "argomentativi" (ad esempio, pure narrazioni; o pure descrizioni). Affinchè si tratti di "argomentazione" occorre che ci sia un oggetto su cui argomentare (una "tesi" da sostenere o rifiutare, una "ipotesi" da validare, una "scelta" di cui analizzare i pro e i contro, ecc.) e occorre che l'argomentazione sia condotta con un discorso "logicamente" strutturato (non solo in modo deduttivo: nel tessuto argomentativo possono in particolare intervenire analogie, metafore, ecc.).

Occorre analizzare l'argomentazione nel suo duplice aspetto di "prodotto" (il testo) e di "processo". In questo senso ci sono analogie con il modo di considerare l’ipotesi (per le analogie e il collegamento tra argomentazione e ipotesi, vedi didattica delle ipotesi).

L'argomentazione si basa sull'uso di "argomenti" di varia natura (dati empirici, conoscenze derivanti dalla cultura in cui siamo immersi, principi, ecc.). Alcuni "argomenti" possono restare impliciti (non essere cioè esplicitati nel testo argomentativo). Altri "argomenti" possono avere uno "statuto epistemico" diverso nel tempo o tra gruppi sociali diversi (in particolare, "argomenti" accettati come validi e indiscutibili in una certa epoca o in una certa comunità possono non esserlo in epoche successive o in altre comunità).

In generale, l'argomentazione a sostegno di una data posizione può utilizzare argomenti appartenenti a sistemi di pensiero diversi (anche se all'interno della specifica argomentazione in cui sono considerati si richiede che ci sia coerenza tra gli argomenti usati). Ad esempio, in uno stato autoritario i laici possono usare in modo coerente argomenti appartenenti sia al pensiero laico che al pensiero religioso per sostenere particolari diritti del cittadino.

L'argomentazione acquisisce caratteristiche particolari quando si riferisce ad una disciplina (esempio: matematica; o biologia); in tal caso gli argomenti sono per lo più scelti all'interno del sapere organizzato in un "sistema disciplinare" (ma è anche possibile e forse inevitabile il ricorso ad argomenti non sistemati formalmente nella disciplina o addirittura di natura non rigorosa - come accade con il ricorso all'evidenza visiva del disegno di figure geometriche per le dimostrazioni in matematica). Inoltre anche le forme argomentative sono di solito quelle tipiche della disciplina considerata: si consideri ad esempio il rilievo in matematica di quella particolare forma argomentativa che è la dimostrazione per assurdo (cfr. teoremi e sapere teorico).

Da quanto detto sopra derivano alcuni criteri per analizzare e valutare la qualità di una argomentazione a scuola:

- la coerenza interna e la connessione logica tra gli argomenti (connessione non necessariamente di tipo deduttivo);

- la natura degli argomenti (empirici, teorici, ...);

- la pertinenza degli argomenti (rispetto allo scopo dell’argomentazione);

- l’efficacia dell’argomentazione (rispetto allo scopo che si prefigge);

- la coerenza dell’argomentazione con i canoni dell’ambito di riferimento (ad esempio, la coerenza di una argomentazione matematica con i canoni della matematica — il che porta ad escludere la misura delle grandezze fisiche come fonte di argomenti utilizzabili);

  • la qualità espressiva (rilevante ai fini della comunicazione).

L’argomentazione è massicciamente presente in molte attività richieste agli allievi in tutti i percorsi didattici illustrati nelle nostre unità di lavoro.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

Douek, N.: 1999, 'Argumentation and conceptualisation in context: a case study on sun shadows in primary school', Educational Studies in Mathematics, 39, pp. 89-110

Douek, N.: 1999, 'Some Remarks about Argumentation and Mathematical Proof and their Educational Implications', I. Schwank (Ed.), European Research in Mathematics Education I, Osnabrueck, pp. 128-142

Plantin, C.: 1990, Essais sur l’argumentation, Editions Kimè, Parigi 1990 (panoramica ampia delle principali teorie riguardanti l’argomentazione: Ducrot, Perelman, Toulmin, ecc.).

Toulmin, S.: 1975, Gli usi dell’argomentazione, Rosenberg & Sellier, Torino.

Voce "Argomentazione" dell’Enciclopedia Einaudi.