ATTIVITA’ 1: TENTATIVO DI DISCUSSIONE

IL NOSTRO PUNTO DI VISTA

  1. non è facile identificare con sicurezza il tipo di "discussione" a cui erano abituati i bambini perché si tratta della prima discussione con la nuova insegnante, potrebbero quindi prevalere fenomeni di timidezza, paura di mettersi in gioco, o — viceversa — tentativi di "mettersi in mostra" (vedi, forse, Fabio e Lorenza). Ma qualche cosa detta dai bambini (vedi interventi 2, 3, 9) suggerisce che il tipo di "discussione" a cui erano abituati i bambini fosse quello, piuttosto diffuso, dell’insegnante che fa domande e degli allievi che rispondono (più o meno ordinatamente) all’insegnante. Anche i silenzi che seguono alcuni interventi (vedi 44) e le reazioni successive all’invito dell’insegnante (vedi 48, 49, 50) suggeriscono che i bambini non sono abituati a collegarsi, nei loro interventi, alle idee espresse dai compagni per dare il loro contributo alla discussione nel senso della costruzione sociale del sapere. Anzi, sembra (vedi 9, 10) che sia prevalente la preoccupazione di dire "cose diverse".
  2. Esempi di interventi dell’insegnante che potrebbero essere di stimolo a un diverso modo di vivere la discussione in classe (vedi "discussione collettiva") sono: 36, 46/48, 51.
  3. E’ evidente che i bambini non si preoccupano molto della comprensione dell’argomento; quello che conta sono uguaglianze formali, è ricordare quello che hanno detto gli insegnanti precedenti... L’insegnante vuole indurli a un atteggiamento diverso (25 e soprattutto 42)
  4. La discussione prosegue così:

  1. (I sottolinea alla lavagna le due uguaglianze, 1/2=0,5 e 0,5=5/10 e poi collega con un tratto sottile di gesso 0,5 con 0,5 e 1/2 con 5/10, poi scrive: LUCA DICE CHE un mezzo è dividere uno a metà, e cinque decimi non è dividere cinque a metà, allora NON sono uguali un mezzo e cinque decimi)
  2. (I): Luca dice che ... (legge quello che c’è scritto alla lavagna). Abbiamo un bel problema! Cosa pensate di quello che ha detto Luca?
  3. (Deborah): Si, ha ragione, cinque decimi non è dividere cinque a metà, è dividere cinque per dieci!
  4. (Ivan): ma allora... è per quello che fa zero virgola cinque!
  5. (I): Ivan dice che cinque diviso dieci fa zero virgola cinque. Siete d’accordo?
  6. (in molti): siii.
  7. (I) e allora provate a spiegarlo con le vostre parole!
  8. (ecc.)

 

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