Premesse teniche:
- la domanda
2 della scheda
2 deve essere su
un foglio separato e va consegnata dopo la discussione delle risposte
alla domanda 1.
- la parte introduttiva
della scheda
2 ha lo scopo di sistemare
la discussione sulle proprietà geometriche delle figure che si
conservano o no nella rappresentazione prospettica;
è quindi opportuno che le frasi citate nella scheda siano sostituite
o integrate con quelle della classe. Per esempio, noi abbiamo indicato
tra le proprietà che si conservano sempre, oltre alle
linee rette, anche il numero degli angoli e dei lati di un poligono
poichè tali proprietà sono emerse in classe, suggerite
dalle figure proposte nella scheda 1. In realtà, tale classificazione
è valida solo se non consideriamo i casi limite. Sarà
cura dell'insegnante sottolineare questa condizione quando la classe
evidenzierà i casi limite (vedi situazione C).
Il resto della scheda si propone i seguenti obiettivi:
- la domanda 1 mette a fuoco le relazioni
"vicino/più grande", "lontano/più piccolo"
con lo scopo di far concludere che è più vicino all'osservatore
il cartello stradale piuttosto che la porta del negozio;
-
la domanda 2 (consegnata
ai ragazzi dopo la discussione sulla prima) fa riferimento alla
situazione nota (strisce pedonali) e forza la riflessione sul
fatto che non esiste un unico piano frontale. Poichè
è posta riferendosi a due affermazioni condivise dalla
classe consente anche di verificare la capacità o meno
di saper argomentare utilizzando correttamente degli enunciati.
Gli esercizi della scheda
3, sono di riflessione
e consolidamento di quanto appreso.
-
Le domande 1 e 2
richiedono di interpretare i trapezi proposti rispettivamente su
un particolare piano orizzontale ("pavimento") e su un
particolare piano verticale ("parete"). In questo modo
si consente sia di evocare situazioni concrete note (e permettere
così anche a chi non riesce ancora a ragionare in modo astratto,
solo su figure geometriche, di dare risposte pertinenti e rimanere
inserito nel discorso di classe), sia di interpretare in modo univoco
le figure rappresentate. Infatti, senza esplicitare la posizione
dell'osservatore rispetto al trapezio (sistema di riferimento),
la figura potrebbe essere interpretata su piani diversi e quindi
le domande risulterebbero ambigue. Anche in questo caso per "leggere"
correttamente le rappresentazioni occorre attivare
dinamiche mentali necessarie a immaginare la situazione
proposta.
Nel corso della correzione, l'insegnante sottolineerà
che occorre sempre definire, anche se implicitamente, un sistema di
riferimento. Salvo indicazione contraria noi assumiamo come riferimento:
il piano del "pavimento", il piano della "parete",
il piano "frontale".
-
La domanda 3 richiede
di "leggere" una rappresentazione schematizzata di una
stanza, di individuare e correggere gli errori presenti. L'obiettivo
è consolidare le condizioni di conservazione/non
conservazione del parallelismo e della perpendicolarità sui
piani "frontale", "pavimento" e "parete".
-
La domanda 4 è
aperta e ha l'obiettivo di abituare gli alunni a considerare più
situazioni possibili, formulando conseguentemente le risposte in
modo condizionale.
Nel corso della discussione finale, l'insegnante
riprende le proprietà più frequenti e ormai condivise;
per ciascuna proprietà fa riflettere sull'equivalenza di alcune
formulazioni al fine di concordarne una unica, espressa in forma condizionale.
In base alla nostra esperienza, da espressioni
del tipo:
-
un rettangolo che nella realtà è
su un piano frontale, rimane un rettangolo anche nella rappresentazione
prospettica;
-
un rettangolo che nella realtà è
sul "pavimento" o su una "parete", si trasforma
nella rappresentazione prospettica in un trapezio (non parallelogramma)
si può giungere a formulazioni del tipo:
-
se un rettangolo è su
un piano frontale, allora rimane un rettangolo anche nella rappresentazione
prospettica
-
se un rettangolo non è
su un piano frontale può diventare un trapezio
nella rappresentazione (per esempio, un rettangolo sui piani "pavimento"
o "parete").
Tali proprietà non saranno più messe in discussione in
quanto ritenute valide da tutta la classe e saranno necessarie nella
prosecuzione del lavoro.
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