C3.1.. per l'insegnante
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Gli allievi attraverso unesplorazione
libera devono individuare la caratteristica delle frazioni uguali
ad 1 o maggiori di 1 e la relazione tra le frazioni e lunità.
In questa situazione lintreccio tra aspetto
geometrico ed aspetto numerico è molto forte; il supporto grafico,
che può guidare e suggerire ambiti e vincoli per il verificarsi
delle condizioni poste, consente a tutti gli allievi di formulare
ipotesi. Anche in questa fase, però, è necessario convincere
i ragazzi che non si deve aver paura di produrre congetture che potrebbero
rivelarsi false (alcuni allievi tendono a scrivere con la matita per
poter subito cancellare o tengono vicino il bianchetto per usarlo
ogni momento) : limportante è che la motivazione sia
ben argomentata (sicuramente una congettura non vera ma ben argomentata
"vale" molto di più di una congettura vera ma non
motivata) e che ci si abitui a verificare se lipotesi formulata
è corretta ed in caso negativo individuare il punto debole
del ragionamento e formulare unaltra congettura: rinfranca gli
allievi sapere che la matematica spesso ha progredito grazie ad errori
e a tentativi.
Non è raro che, in classe,
ancora prima che linsegnante ponga il problema, qualche allievo
scopra che per esempio 6/5 si può scrivere come 1 + 1/5; se
questo avviene, la scoperta deve venire socializzata (nelle nostre
classi questo è avvenuto non senza aspra discussione perché
per qualcuno 1+1/5 fa 2/5 e non 6/5 e solo la verifica
sullo schema grafico e la mancanza di argomentazioni teoriche
a favore della seconda ipotesi mette fine alla disputa) e diventare
la scoperta di
(nome dell'alunno). . E
necessario comunque soffermarsi sulla seconda domanda dellesercizio
2 e fare in modo che tutti ne capiscano largomentazione (per
i più deboli è di supporto il riflettere sullo schema
grafico, infatti per costruire 6/5 bisogna riportare 6 volte la parallela
al segmento generatore di 1/5 oltrepassando 1 sulla retta dei numeri
proprio di 1/5) in quanto sarà poi ripresa, con modalità
diverse, nella scheda 7. Quasi tutti gli allievi riescono
ad individuare le condizioni per cui a/b = 1 ed a/b > 1, che diventeranno
altri due postulati della teoria che si sta costruendo. Come nelle altre situazioni,
è molto importante il momento della correzione della scheda
intesa come il confronto di vari tipi di risposte, scaturite dalla
classe, tutte egualmente valide. Gli allievi che hanno ancora bisogno
del supporto concreto dello schema grafico, si sentono valorizzati
perché sono riusciti ad ipotizzare una congettura, anche se
molto locale, e riescono a seguire, e a poco per volta interiorizzare,
le congetture più generali di altri ragazzi. Nella classe si
socializzano i diversi metodi: grafico, numerico, algebrico, ognuno
dei quali supporta laltro: è da questa dinamica che evolvono
le conoscenze. Le consegne della scheda 7 hanno stili diversi: in alcune si lascia aperto il problema, sono gli allievi che devono individuare relazioni di tipo generale tra le variabili in gioco, in altre si chiedono "le condizioni per cui " per ribadire il carattere di condizionalità degli enunciati con luso del se, in altre ancora si propone "è vero che " che spinge alla verifica di unipotesi favorendo il ricorso allo strumento grafico per compiere azioni di controllo e di esplorazione. Si vogliono far emergere le caratteristiche salienti che devono essere possedute dai prodotti matematici degli allievi affinché siano significativi. Lesercizio 4 non è
semplice: linsegnante deve passare tra i banchi ed aiutare gli
allievi in difficoltà, suggerendo loro di sostituire alle lettere
valori numerici, in questo modo laffermazione algebrica diventa
unaltra cosa, un qualcosa di conosciuto, sulla quale si può
operare. In una classe, nella quale un ragazzo, Ale M, aveva anticipato
la scoperta che 6/5 = 1+1/5, alcuni allievi, dopo la sostituzione
numerica hanno esclamato: ma non è altro che quello che
dice Ale M!. Se si vuole si può anche dimostrare, in
modo interattivo con la classe, che se a>b, allora a/b = 1+(a-b)/b
(dimostrazione
con la classe) Bisogna ribadire il fatto che il fine dellattività non è il saper dimostrare da soli, nonostante che in alcuni spezzoni del lavoro si richieda una dimostrazione (solitamente utilizzando un copione), che però non viene valutata negativamente se incompleta o errata. Con la dimostrazione collettiva gli allievi si avvicinano alla funzione di trasformazione del linguaggio algebrico: si passa da unespressione ad unaltra espressione attraverso lapplicazione di proprietà ed ogni passaggio ha un significato, in quanto giustificato da un postulato o da un teorema nellambito della teoria assunta come riferimento, per dirlo con le parole di Giovanni dopo un susseguirsi di passaggi siamo riusciti a portare la frazione dove volevamo, però per tutto questo susseguirsi di passaggi dobbiamo sapere i postulati che abbiamo fatto |