NUMERI, PIANO, SISTEMI
DI RIFERIMENTO: aspetti matematici e didattici
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riferimento cartesiano, riferimento polare
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RIFERIMENTO CARTESIANO, RIFERIMENTO
POLARE
Nella storia delle culture il "problema
dei riferimenti" per ritrovare luoghi, per comunicare "indirizzi",
per orientarsi durante un viaggio, per organizzare lo spazio delle città,
ecc. è stato affrontato con soluzioni diverse.
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Lungo percorsi obbligati (o sentieri
e strade costruite dall'uomo) fin dalla più remota antichità
gli uomini hanno imparato a disporre segnali per indicare "punti
di riferimento". Le "pietre miliari" delle strade dell'Impero
Romano rappresentavano un sistema assai evoluto di sistema di riferimento
(concettualmente equivalente alla graduazione di una retta). I punti
di incrocio di due percorsi (segnati, nel Medioevo, con cippi votivi
o altro) rappresentavano un sistema rozzo ma abbastanza efficiente
per indicare punti di una superficie piana (la mancanza di indicazioni
numeriche richiedeva tuttavia un grosso sforzo di memoria per ricordare
la rete dei percorsi). |
Barcellona
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Parecchie città
e gli accampamenti dei Romani nell'epoca imperiale mostrano una struttura
geometrica organizzata secondo linee rettilinee che si incrociano
ad angolo retto. Qualche volta i punti di incrocio erano indicati
convenzionalmente come "incrocio della terza strada verso settentrione
con la seconda strada verso levante": quindi, un proto-riferimento
cartesiano! |
New York
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Se abbastanza pochi sono stati, nell'antichità
e nel Medioevo, i sistemi di riferimento "proto-cartesiani",
molto più numerose sono le tracce di una diversa organizzazione
delle superfici "vissute" dall'uomo, che privilegia CIRCONFERENZE
CONCENTRICHE E RAGGI CHE CONVERGONO NEL CENTRO: moltissime città
antiche e città medioevali sono organizzate in questo modo
(anche per ragioni di sicurezza- ma non solo!). E l'orientamento nelle
città medioevali europee era a volte assicurato da denominazioni
di incroci del tipo "seconda strada dal centro con via di ponente". |
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Palmanova
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Karlsruhe
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Bologna
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Esiste, e quale
è, un modo più "naturale" per l'uomo di orientarsi
su una superficie piana?
Per il bambino di 6-7 anni la descrizione
della posizione di un punto è prevalentemente quella "centrata"
sul bambino stesso e realizzata in termini di "lontano, a destra",
"vicino, di fronte" (anche in situazioni in cui sarebbe disponibile
un riferimento cartesiano naturale: banchi disposti a file regolari in
un'aula rettangolare). Ancora per bambini di 11-12 anni (I media) abbiamo
trovato, nella descrizione della posizione occupata nell'aula, frasi come
"di fronte alla cattedra, nella terza fila"; "a sinistra
della cattedra, lontano". Si tratta sempre di un proto-riferimento
"per cerchi e raggi", la differenza è che a 6-7 anni
è riferito al bambino, mentre a 11-12 anni (sotto una opportuna
consegna: "descrivi la posizione che occupi nell'aula") avviene
un decentramento sulla posizione centrale dell'insegnante (la cattedra).
Vediamo allora le caratteristiche di un sistema di riferimento per il
piano basato su "circonferenze concentriche e raggi convergenti nel
centro": il sistema
polare.
Il SISTEMA CARTESIANO fu introdotto in modo rigoroso nel '600, mentre
una introduzione rigorosa del SISTEMA POLARE dovette attendere ancora
oltre un secolo e mezzo.
Confrontando il sistema cartesiano con il
sistema polare, possiamo notare che:
- le LINEE COORDINATE (cioè le linee lungo le quali una delle
due coordinate è costante) sono RETTE nel caso del sistema cartesiano,
mentre sono SEMIRETTE E CIRCONFERENZE nel caso del sistema polare;
- nel caso del sistema cartesiano il punto (0,0) viene spesso utilizzato
come punto di riferimento privilegiato, in realtà (come abbiamo
visto negli esercizi di posizionamento degli assi) possiamo considerare
due qualsiasi rette graduate come "assi coordinati" (non è
necessario che si incontrino in (0,0)). Non c'è quindi un punto
di riferimento privilegiato - a partire da due rette graduate che si
incontrano in un punto qualsiasi riusciamo a costruire il reticolo delle
linee coordinate, e quindi ad orientarci in modo preciso;
- nel caso del sistema polare il punto O è un punto di riferimento
privilegiato, necessario per costruire il reticolo delle circonferenze
e dei raggi e quindi per orientarci.
Dal punto di vista didattico, potrebbe essere utile evidenziare
(nel secondo ciclo) questa possibilità alternativa di posizionamento
di punti nel piano (essa richiede soltanto la conoscenza rudimentale della
circonferenza e la misura degli angoli).
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