NUMERI, PIANO, SISTEMI
DI RIFERIMENTO: aspetti matematici e didattici
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quantificazione delle distanze e delle relazioni
tra le distanze nel piano cartesiano
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LA QUANTIFICAZIONE DELLE DISTANZE
E DELLE RELAZIONI TRA LE DISTANZE NEL PIANO CARTESIANO
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Fissata una coppia di assi coordinati graduati ("asse
delle ascisse", di solito orientato sul supporto "piano"
da sinistra verso destra; "asse delle ordinate", di solito
orientato sul supporto "piano" dal basso verso l'alto),
ad ogni punto del piano corrisponde una unica coppia (ordinata) di
numeri, che si ottengono proiettando ortogonalmente il punto sull'asse
delle ascisse e sull'asse delle ordinate e leggendo i numero corrispondenti
alle proiezioni. |
Viceversa, fissata una coppia (ordinata) di numeri si riesce a determinare
un unico punto che ha per ascissa il primo numero della coppia e per
ordinata il secondo numero della coppia: basta riportare l'ascissa
sull'asse delle ascisse, l'ordinata sull'asse delle ordinate e poi
tracciare le perpendicolari ai due assi per i punti così trovati;
il punto di incontro di tali perpendicolari avrà per ascissa
e per ordinata il primo e il secondo elemento della coppia. |
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Quali sono i numeri
di cui abbiamo bisogno per stabilire questa corrispondenza tra punti del
piano e coppie di numeri?
I numeri naturali |
Essi intervengono nelle attività prima descritte con parecchi
loro "significati" (ovvero, adottando la definizione di
"concetto" proposta da Vergnaud, il concetto di numero
naturale interviene con diverse "situazioni di riferimento"
e diversi "invarianti operatori"):
-
ordinamento e misura: 3<4 nel senso che 3 precede 4 e nel
senso che il segmento tra 0 e 3 è più corto del
segmento tra O e 4; nel riportare e nel leggere i numeri naturali
sugli assi si fa continuamente uso di questo duplice riferimento
alla misura e all'ordine;
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cardinalità: nella conta delle tacche (o meglio, degli
"spazi" tra le tacche).
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I numeri interi |
Per potere distinguere "ascisse a destra dello
zero" e "ascisse a sinistra dello zero", "ordinata
sotto lo zero" e "ordinata sopra lo zero". |
I numeri razionali |
Essi compaiono sotto la duplice veste di frazioni e di numeri decimali
(il concetto di numero razionale si avvale di una pluralità
di rappresentazioni, in particolare 3/4 e 0,75; ricordiamo che la
scrittura 3/4=0,75 è legittima per il fatto che si tratta
di due scritture diverse, che comunicano "sensi" diversi
- la divisione tra 3 e 4, nel primo caso; 0 unità, 7 decimi
e 5 centesimi nel secondo caso- e che però si riferiscono
allo ("denotano" lo) stesso "oggetto matematico".
Per riportare e leggere i numeri razionali sugli assi e per lavorare
con i grafici abbiamo visto che occorre ricorrere a importanti
concetti e proprietà dell'aritmetica.
A LIVELLO ADULTO ci possiamo infine chiedere se i numeri razionali
bastano per rappresentare tutti i punti del piano con coppie di
numeri. La risposta è NO già sugli assi (nel senso
che i numeri razionali non sono sufficienti per descrivere TUTTI
i punti degli assi): riportando la diagonale del quadrato di lunghezza
1 sull'asse delle ascisse si trova un punto che sappiamo non può
essere scritto come frazione (la dimostrazione di ciò risale
agli albori della geometria greca, ai tempi di Pitagora). OCCORRONO
ANCHE ALTRI NUMERI, come la radice quadrata di 2 o þ, che si chiamano
"numeri irrazionali".
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