attività 3. ... per l'insegnante Gli esercizi proposti nella scheda
3 sono un'occasione per considerare cosa si deve fare e cosa
si deve sapere per "misurare" correttamente. E' utile a volte intrecciare situazioni di misura
legate al quotidiano e a pratiche scolastiche con situazioni non
a portata di mano e non esperite direttamente dai ragazzi, al
fine di stimolarli a discutere :
Durante le discussioni, i ragazzi verranno guidati
a capire che è necessario condividere comportamenti corretti
in relazione all'atto del misurare e a sviluppare l'idea che si
possano immaginare varie strategie di misura. E' utile affiancare all'attività una Lettura
che inquadra storicamente il problema. Lo scopo del Problema
1- scheda 3 è di suscitare la riflessione sulla necessità
di unità di misura che siano confrontabili, condivise e
infine convenzionali. E' opportuno che l'insegnante ricorra ancora ad
attività pratiche per rinforzare il concetto di misura
come rapporto tra grandezza e unità campione. Ad esempio:
In alcuni casi la gestione dell'attività
deve prevedere che i ragazzi mettano in comune le loro conoscenze:
c'è chi spiega agli altri il gioco delle bocce, chi sa
come e con quale strumento si pesa un neonato, chi ha visto usare
un calibro in famiglia, ecc. Ciò costituisce anche un primo
approccio alle approssimazioni delle misure e fornisce
l'opportunità di parlare di strumenti che non tutti conoscono
(Problema 2, Problema 3 - scheda
3). Nel Problema
4 il segmento AB misura 3,3 cm: è importante discutere
sul grado di precisione che deve avere il disegno richiesto ai
ragazzi, relativamente al segmento che deve misurare quanto la
metà di AB. In altri casi l'intervento dell'insegnante porterà
a riflettere sul valore posizionale delle cifre che, come
momento di approfondimento interno alla matematica, si arricchisce
di significati grazie alle situazioni concrete affrontate in classe. Nel Problema
5 le unità di misura con multipli e sottomultipli vengono
ricontestualizzate in una situazione (il Supermercato) in cui
i ragazzi devono appropriarsi del significato delle equivalenze
sul piano pratico. Questo problema può essere sfruttato
anche per dare senso alle espressioni numeriche. Il Problema
6 va curato con particolare attenzione perché propone
un'attività ricca dal punto di vista cognitivo. Lo scopo
è l'uso corretto del righello: è importante che
debba essere insegnato in situazioni problematiche opportune in
cui l'allievo possa procedere gradualmente alla costruzione di
concetti e procedure. Questo esercizio è l'occasione per
farlo anche attraverso una verbalizzazione che l'insegnante deve
richiedere più dettagliata e precisa possibile. Il metodo di misura indiretto, che viene introdotto con il Problema 7 non è spontaneo per la maggior parte dei ragazzi, per cui l'insegnante dovrà curare in modo particolare che la verbalizzazione dei procedimenti non si distacchi dai significati. Inoltre sarà necessario consolidare il significato della divisione per contenenza e tornare sulla questione dell'ambiguità del testo di un problema. |