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LETTURA: MISURE DI LUNGHEZZA, CAPACITA', PESO

La scelta del METRO come unità di misura delle lunghezze è abbastanza recente: fu all'epoca della Rivoluzione francese (alla fine del XVIII secolo) che la Francia (seguita nei decenni successivi da altri Paesi) adottò la QUARANTAMILIONESIMA PARTE DEL MERIDIANO TERRESTRE come unità di misura delle lunghezze, chiamandola appunto METRO.

Il sistema metrico decimale (basato sul METRO e sui suoi multipli e sottomultipli di dieci in dieci: millimetro, centimetro, decimetro, metro, decametro, ettometro, chilometro) fu adottato in Francia nel 1799, in Italia nel 1861; il metro-campione (una sbarra di platino-iridio che gode della proprietà di deformarsi pochissimo quando cambia la temperatura dell'ambiente) era ed è conservato presso l'Archivio Internazionale dei Pesi e delle Misure di Sèvres (periferia di Parigi).

Quando la Francia adottò il sistema metrico decimale altri Paesi usavano sistemi di unità di misura differenti, e alcuni Paesi continuarono a usarli per molto tempo. Ad esempio i Paesi che erano o erano stati colonie della Gran Bretagna in genere usavano le seguenti unità di misura:

Pollice (INCH) = 2,54 cm ; piede = 12 pollici = 0,3048 m
Yarda (YARD) = 3 piedi = 0,9144 m

La Gran Bretagna ha adottato il sistema metrico decimale solo pochi anni fa.

Se risaliamo indietro nel tempo (all'epoca dei Greci o dei Romani, o nel Medio Evo) possono essere interessanti le seguenti informazioni:

  • le unità di misura più antiche erano diverse da civiltà a civiltà, spesso addirittura da città a città, anche se si chiamavano allo stesso modo (nel Medio Evo il "piede" era di circa 51,40 cm a Torino, mentre ad Asti era di circa 34,20 cm)
  • le unità di misura più antiche erano di solito legate alle dimensioni di parti del corpo umano ("piede", "spanna", "pollice", "braccio", ….) o alla lunghezza di un passo (singolo o doppio).
    Il miglio romano era "milia passum", cioè mille passi doppi (misura compresa tra 1,5 e 2 km).
    In genere un segno su una lapide od una sbarra di metallo indicavano quanto valeva un "piede" o una "spanna" o un "passo". Naturalmente il fatto che le misure di una certa parte del corpo siano diverse da persona a persona fa sì che la scelta della lunghezza, ad esempio, di un "piede" possa essere diversa in due città diverse.
  • le unità di misura principali erano suddivise in sottomultipli (di solito in 60 parti, o in 12, o in 10, o in 20, a seconda del sistema di numerazione adottato).
    Ad esempio, presso i babilonesi l'unità di misura principale era suddivisa in 60 parti (il sistema di numerazione dei Babilonesi andava di 60 in 60).

Abbiamo visto come è nato il metro per misurare le lunghezze.

Sappiamo anche che oltre alle lunghezze spesso occorre misurare molte altre grandezze come ad esempio il tempo, la febbre di un malato, i pesi, le capacità dei recipienti, ecc. Anzi possiamo dire che le misure che usiamo più spesso nella vita di tutti i giorni sono proprio quelle di peso, di capacità e di tempo.. Infatti quando andiamo a fare la spesa compriamo ad esempio 1 kg di carne oppure due etti di burro o un litro di latte; inoltre guardiamo spesso l'orologio per saper che ora è, per valutare se facciamo in tempo a fare una certa cosa oppure se siamo in ritardo per un appuntamento.

Della misura del tempo e degli orologi ci occupiamo in altre unità di lavoro.

Adesso invece ci occuperemo delle misure dei pesi e delle capacità. Anche le unità di misura di queste grandezze, come è successo per il metro, una volta non erano così definite e non avevano gli stessi nomi che diamo loro oggi.
Ce ne possiamo convincere facilmente perché nell' uso quotidiano, quando ci riferiamo a dei pesi o a delle capacità, adoperiamo molto spesso unità di misura approssimative, ma che servono lo stesso per farci capire. Ad esempio si dice anche oggi: un bicchiere di latte, una bottiglia di vino, un cucchiaio di minestra, un mestolo di brodo, dieci gocce di medicina, una tazza di caffè, ecc. ; mentre per quanto riguarda i pesi in casa abbiamo spesso sentito dire: un pugno di riso, una manciata di farina, una forchettata di pasta, un piatto di fagioli, un pizzico di sale, ecc.

E' facile che una persona per cucinare non usi la bilancia per misurare le quantità, ma si regoli a "pizzichi", a "manciate", a "pugni", a "bicchieri".

Anzi possiamo dire che mentre i piedi, le spanne, i passi ormai si usano raramente per misurare le lunghezze, invece per i pesi e le capacità si usano ancora molto spesso delle unità di misura che sono approssimative, ma che permettono di regolarci lo stesso.

Naturalmente quando andiamo a fare la spesa il discorso cambia: più la roba costa più stiamo attento che i negozianti "pesino giusto" quello che compriamo.

In molte occasioni abbiamo quindi bisogno di unità di misura molto precise e che siano uguali per tutti, in modo da permettere il confronto tra i pesi degli oggetti senza creare confusioni: perciò sono nati il litro e il kg con i loro multipli e sottomultipli.

Anticamente le unità di misura di capacità variavano da paese a paese. A Genova per misurare il vino si usava l' "amola" (0,87 litri) e il "barile" (79 litri).
In Sicilia tra le misure di capacità per i liquidi vi erano: il "quartuccio", che rappresentava all'incirca la quantità di vino consumato in media in un giorno da una persona, la "salma", cioè la quantità di vino che poteva essere caricata su una bestia da soma.

La prima misura di peso fu molto probabilmente un confronto fra due oggetti tenuti ciascuno in una mano per valutare quale dei due fosse il più pesante. Gli antichi Egiziani usarono come unità di peso delle pietre e come strumenti di misura un bastone sospeso nel suo punto di mezzo; appesi alle estremità opposte del bastone ponevano gli oggetti da pesare. Se l'oggetto da misurare aveva lo stesso peso della pietra scelta come unità di misura il bastone rimaneva orizzontale, se uno era più pesante dell'altro, il bastone s'inclinava. Gli Egiziani dunque usavano una bilancia molto simile alle nostre.

Anche i Babilonesi sapevano pesare gli oggetti. Essi usavano come unità di peso i chicchi di grano.
Il sistema metrico decimale (introdotto in Francia nel 1799, ivi reso obbligatorio nel 1840, poi adottato in altri Paesi - in Italia nel 1861) comprende:

  • per le misure di LUNGHEZZA, il METRO
    (il DECIMETRO è 1/10 di metro, il CENTIMETRO è 1/100 di metro, il DECAMETRO è 10 metri, ecc…….)
  • per le misure di CAPACITÀ, il LITRO
    (100 formano unETTOLITRO, 1/10 DI LITRO è UN decilitro, ecc……)
  • per le misure di PESO, il CHILOGRAMMO=1000GRAMMI
    (1/10 è un ettogrammo, 100 kg formano un QUINTALE, 1000 kg formano un a TONNELLATA, ECC…….)

L'unità di misura delle capacità, il litro, è legata all'unità di misura dei volumi; infatti capacità e volume sono due parole che ci servono per indicare la stessa cosa; si può dire che la capacità di una damigiana è di 20 litri oppure che il volume di quella damigiana è di 20 litri.

Come sono legate tra loro le unità di misura delle capacità e quelle dei volumi?

Il litro corrisponde alla capacità di un decimetro cubo, cioè se noi prendiamo un cubo di lato 1 dm e lo riempiamo d'acqua, l'acqua in esso contenuta è esattamente 1 litro.