C1 - per l'insegnante...
Alcune indicazioni per l'esecuzione delle esperienze
Per eseguire le attività sperimentali è sufficiente predisporre
i materiali necessari su una cattedra (o su un tavolo in laboratorio),
in posizione ben visibile da tutta la classe; l'esecuzione dell'esperienza
(una sola per tutta la classe) può essere affidata ad alcuni allievi.
Se si hanno a disposizione più coppie di molle è, comunque,
possibile organizzare esperienze condotte da gruppi di allievi (in tale
caso occorre prevedere una certa dilatazione dei tempi, a causa della
gestione più complessa e della necessità di confrontare
i risultati ottenuti dai vari gruppi).
Per eseguire l'esperienza occorre un supporto (tavoletta, muro...) per
appendere la molla; si può usare una striscia graduata di carta
millimetrata per misurare la lunghezza raggiunta dall'estremità
della molla; un gancio (graffetta aperta o altro) permette di applicare
le unità di peso scelte (graffette, rondelle ...). Per altre informazioni
vedi anche la parte relativa ai materiali,
in "per realizzare".
Si procede facendo variare, per ogni molla, il peso applicato e segnando
le lunghezze raggiunte dalla molla; nella scelta dei pesi da applicare
si deve tener conto delle caratteristiche della molla, per evitare di
raggiungere, se le molle sono poco resistenti, deformazioni irreversibili.
Per ogni molla deve essere costruito, su carta millimetrata, il grafico
relativo ai dati raccolti (è preferibile non congiungere i punti
sperimentali). I due grafici possono essere costruiti nello stesso sistema
di riferimento, facilitando così i confronti da effettuare in seguito;
è opportuno, tuttavia, usare due sistemi di riferimento distinti
se i punti sperimentali, relativi ai due grafici, sono vicini e si temono
confusioni.
I grafici saranno riutilizzati nelle attività successive (determinazione
di H e K e verifica, sovrapponendo il grafico "teorico", dell'accordo
tra modello e dati sperimentali).
Molle ed elastici - Gestioni alternative
Il percorso didattico proposto prevede di lavorare sperimentalmente, in
una prima fase, sull'allungamento di due molle (di uguale lunghezza, ma
di diversa rigidità) caratterizzate da comportamenti "lineari",
approfondendo il lavoro sul modello matematico relativo a tale fenomeno.
Lo studio del diverso comportamento degli elastici viene affrontato nella
parte finale dell'unità di lavoro: il grafico relativo alla variazione
della lunghezza di un elastico in funzione del peso non ha un andamento
rettilineo; la linearità si osserva, in genere, solo per tratti
piuttosto brevi (vedi "limite
elastico e limite di proporzionalità").
Eventuali difficoltà nel reperire molle adatte agli esperimenti
possono, però, imporre una impostazione diversa delle prime attività
sperimentali.
Si possono, ad esempio, usare due elastici (di uguale lunghezza, ma diversa
consistenza), lavorando su piccole deformazioni: per operare in modo simile
a quanto previsto per le molle occorre scegliere con cura le unità
di peso e gli elastici, in modo da garantire, per un certo tratto un'approssimativa
linearità (sembrano funzionare abbastanza bene elastici non troppo
sottili a cui applicare pesi tali da causare piccoli allungamenti). Lo
studio completo del comportamento degli elastici può essere affrontato
successivamente, nelle attività previste dalla situazione didattica
E, in modo da evidenziare le differenze rispetto alle molle.
Un altro modo di procedere può essere quello di anticipare le attività
sugli elastici previste nella situazione didattica E, in cui l'osservazione
non è limitata a piccole deformazioni: i pesi applicati variano
in un intervallo più ampio, in modo da rendere evidenti gli scostamenti
dall' andamento rettilineo.
Il lavoro sperimentale deve essere seguito da attività sulle molle,
uguali per tutte le gestioni: determinazione del valore dei parametri
H e K, riflessione sul significato di tali parametri, analisi dei grafici....
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