B1... per
l'insegnante
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Attività di produzione. Ogni alunno deve disegnare larmadio dell'aula così come lo vede seduto nel proprio banco e verbalizzare le difficoltà incontrate nella rappresentazione (scheda 4). Questa attività è più complessa del disegno dell'oggetto (situazione A1) e si differenzia per diversi aspetti: |
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Per fare emergere meglio le potenzialità associate alla consegna
di questa scheda è importante che linsegnante distribuisca
i banchi in modo che più alunni vedano una sola faccia dell'armadio
(le ante di fronte o il fianco). Noi preferiamo disporre i banchi "a
ferro di cavallo", in modo che occorra rappresentare come rettangolo
anche un fianco dell'armadio. Nelle nostre classi, molti riproducono l'armadio con il "tetto",
che in realtà non vedono, o disegnano lo stereotipo di un parallelepipedo,
ben diverso dall'oggetto reale che osservano. Come mai? Anche
il disegno dal vero attiva dinamiche mentali. L'osservazione
e la rappresentazione complessiva dell'armadio sono la somma di osservazioni
e rappresentazioni parziali, che avvengono in tempi diversi. Gli alunni
hanno difficoltà a coordinare le diverse osservazioni "dinamiche"
in un'immagine statica. Secondo noi, inoltre, nel processo di memorizzazione
delle informazioni acquisite con l'osservazione, gli alunni sovrappongono
ad alcune di queste altre informazioni che derivano da ciò che
sanno dell'oggetto (ricordi di disegni o situazioni analoghe esperite
nel passato): dinamica "vedo"-"so".
Le produzioni che ne derivano, quindi, non evidenziano l'oggetto osservato,
ma una o più rappresentazioni mentali che l'autore ha dell'oggetto
stesso. Per evitare differenze tra quello che "vedo" e quello
che rappresento, emerge la necessità di coerenza nell'assemblaggio
delle parti. Attività di lettura, per individuare
la posizione dell'osservatore. In seguito l'insegnante propone il confronto di alcuni disegni significativi (scheda 4-bis): gli alunni devono leggere i disegni e formulare ipotesi sulla posizione dell'osservatore, spiegando quali elementi hanno consentito loro di decidere. Nelle nostre classi è emerso che, per individuare
la posizione dell'autore del disegno in esame, la maggior parte ha "letto"
il disegno del compagno e ha eseguito un'elaborazione personale della
situazione: ha prima osservato l'oggetto da diverse posizioni, poi ha
immaginato di eseguire il disegno da diverse posizioni fino a
riuscire a individuare quella che consente di produrre il disegno in
esame. In altre parole, dalle verbalizzazioni emerge che la richiesta
di formulare ipotesi sulla posizione degli autori dei disegni, induce
gli alunni a "muovere" mentalmente la posizione dell'osservatore,
a far "scorrere" mentalmente le possibili relazioni
osservatore/"osservato" fino a che ritengono di aver
individuato la posizione corrispondente all'autore del disegno in esame.
Le attività collegate alle schede 4 e 4-bis (correzione e discussione), hanno lo scopo di:
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