Percorso casa-scuola (scheda
8)
Nel disegno del percorso scuola-casa è impossibile
per il soggetto disporre di una visione complessiva della situazione tridimensionale
da rappresentare.
Ogni produzione di immagini comporta un'attività
di lettura/controllo e viceversa ogni attività di lettura richiede
una produzione mentale di immagini.
Anche queste attività ci confermano:
- l'importanza che i ragazzi prendano coscienza
del processo logico che sottende quelli che apparentemente sembrano
errori;
- le difficoltà per molti di coordinare
le relazioni spazio-temporali e di strutturarle in un progetto;
- l'importanza di confronto dialettico tra produzione
e lettura per creare consapevolezza e conoscenza.
Inoltre, le osservazioni fatte ci inducono a pensare
che:
- sia possible, con una attività mirata,
modificare e arricchire le immagini mentali dei ragazzi e la loro capacità
di "giocare con esse" e di utilizzarle in contesti diversi
ai fini della risoluzione di problemi più complessi;
- data l'importanza della metacognizione in problemi
di rappresentazione, sia necessario riflettere sui possibili intrecci
tra metacognizione e razionalità della geometria della vista
e sulle possibili implicazioni didattiche, anche in vista della formazione
degli insegnanti.
Dalle produzioni dei ragazzi emerge che:
- la maggior parte si pone all'esterno della situazione da rappresentare,
scarta a priori la terza dimensione (altezza) e progetta un percorso
visto dall'alto, in due dimensioni:
- chi fissa i punti di partenza, di arrivo, eventuali punti di riferimento
intermedi e organizza il percorso tra questi, riesce ad organizzare
efficacemente lo spazio del foglio.
- molti, in mancanza di una adeguata concettualizzazione, non sanno
però come far capire/rappresentare case e alberi.
Nel corso della produzione, ricompaiono interferenze di dinamiche
spazio/temporali:
- chi cambia il punto di vista e rappresenta le case di fronte.
- chi disegna uno "sviluppo sul piano" del percorso, con
le case abbattute, come se volessero, rialzandole mentalmente o
realmente piegando il foglio, ricondurle dal piano del foglio allo
spazio
- alcuni si pongono all'interno del percorso e lo soggettivizzano:
- chi disegna la pianta della zona e rappresenta dei riferimenti
soggettivi (il gelataio, ...) relativi alla propria esperienza
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