C2. ... per l'insegnante

Con questa attività si vuole condurre l’allievo alla comprensione effettiva della definizione di moto uniformemente accelerato attraverso i concetti chiave: incremento di velocità, accelerazione, accelerazione uniforme, partenza dalla quiete. L’attività però non è facile per gli allievi: l’accelerazione, che non è una variabile deducibile da rapporti spazio-temporali, non si riesce a visualizzare come rapporto di velocità rispetto al tempo.

La parafrasi delle parole di Galileo diventa un’attività importante da svolgere con cura insieme agli allievi, legandola, se ce ne sono stati, ad interventi anticipatori degli allievi sul concetto dell’accelerazione come incremento di velocità. e incremento di velocità.

Gli echi che la scheda 8 richiede sono di tipo meccanico (la parafrasi , le definizioni) e di approfondimento-risonanza (la richiesta della formula, il confronto con il grafico stroboscopico). Naturalmente anche in questo caso non ci dobbiamo aspettare risposte corrette: sarà durante il tempo della discussione, condotta dall’insegnante, e delle successive riflessioni sulle conclusioni raggiunte, che vanno istituzionalizzate, che gli allievi si avvicineranno al concetto di accelerazione.

Se si vuole, si può approfondire l’intervento di Galileo relativo alla proporzione tra spazio e tempo presentando il brano di Galileo sull’esperimento del piano inclinato. Galileo provò “mediante esperimenti” mentali prima che fisici, che la distanza coperta in intervalli di tempo consecutivi era proporzionale ai numeri dispari 1, 3, 5, 7, …. Distanze totali per intervalli di tempo consecutivi erano così proporzionali a 1+3, 1+3+5, 1+3+5+7,…, cioè ai quadrati degli interi 1, 2, 3, 4. Dunque la distanza coperta è proporzionale al quadrato del tempo trascorso.