L'insegnante deve guidare i bambini a rappresentarsi la situazione
problematica utilizzando la rappresentazione grafica e la verbalizzazione,
lasciando liberi i bambini di scegliere la modalità più
adatta per risalire dal testo del problema alla realtà. Nei
problemi reali si potrà chiedere ai bambini di costruire da
soli il "testo" del problema per verificare come matematizzano
la situazione che hanno di fronte.
La rappresentazione grafica e verbale all'inizio serve per fissare
sul quaderno quanto avviene operando con le monete, fino a mediare
l'utilizzo di modalità più formali integrando l'uso
dei segni algebrici, via via introdotti, al resoconto verbale del
procedimento risolutivo.
Inizialmente la rappresentazione può non essere funzionale
(vedi
protocollo 2) alla risoluzione e l'insegnante si servirà
del confronto di tali rappresentazioni per portare i bambini ad elaborare
rappresentazioni funzionali alla risoluzione.
Nel caso dei "problemi satelliti" il linguaggio adulto del
"testo" del problema deve essere riempito di significato
in modo che i bambini riescano a ricostruire la situazione problematica
a cui corrisponde superando una lettura superficiale.
Le strategie dei bambini si diversificano anche in relazione ai numeri
coinvolti ed alla padronanza delle tecniche: l'insegnante stimola
i bambini al confronto cercando di portarli a riflettere sulle strategie
più "economiche" nelle diverse situazioni.
La riflessione sui rapporti fra le varie unità di misura si
potrà concretizzare sul modello dell'abaco (vedi Situazione
A) costruendo in modo significativo la padronanza dell'uso, in
esperienze legate alla vita quotidiana (con uso del metro della bilancia
e dei contenitori graduati), del sistema metrico decimale.