PIANO
DI LAVORO ARTICOLATO PER APPRENDIMENTI DISCIPLINARI STORIA
Obiettivi prioritari: - acquisire, e collocare correttamente sulla "linea del tempo", informazioni storiche (riguardanti avvenimenti e fenomeni) ricavate attraverso esposizioni scritte, testimonianze, fonti di informazione extrascolastiche, ecc. (oltre il 65% dei bambini alla
fine della V sembra in grado, nelle nostre classi, di attuare ciò,
con maggiori difficoltà tuttavia per l'uso di fonti di informazione
extrascolasatiche - che sembrano utilizzabili soprattutto da bambini
di buona estrazione socioculturale) - accedere a situazioni storiche e modi di pensare lontani dall'esperienza personale, individuando, nei fatti e nelle situazioni oggetto di studio, alcuni elementi di analogia e altri di differenza con la realtà attuale (prima delle esperienze di immedesimazione,
attualizzazione e produzione di ipotesi anticipatrici oltre il 40%
dei bambini manifestava gravi difficoltà
in questo senso; a livello qualitativo, sembrano esservi ora -nelle
classi che svolgono le attività di immedesimazione e attualizzazione-
alcuni cambiamenti positivi significativi, soprattutto nella fascia
media delle classi). - individuare alcuni moventi, alcuni tratti caratteristici e alcune conseguenze di avvenimenti e processi storici importanti (scoperte geografiche, rivoluzione industriale, emigrazione...) (per la verifica di questa abilità
occorre distinguere i risultati in base alla natura delle prove;
se si tratta di prove in cui è richiesto di esporre le cose
imparate, si ottengono risultati positivi con una percentuale abbastanza
alta di bambini -oltre l'85% ; percentuali più basse invece
(sotto il 70%) se si considerano prove in cui i bambini devono fare uso attivo
di idee sufficientemente interiorizzate sui fenomeni storici considerati-
con migliori risultati per "Rivoluzione industriale" che
per "Scoperte geografiche").
Con riferimento a quanto detto nella parte introduttiva di questo piano di lavoro, occorre vigilare affinchè nell'individuazione degli obiettivi e nella programmazione delle attività relative alla storia l'equilibrio necessario tra temi e metodi "tradizionali" e temi e metodi "innovativi" non sia rotto a favore dei primi. In questo senso (ed anche in relazione all'equilibrio più generale del piano di lavoro della classe V) si sconsiglia vivamente di colmare con informazioni estese, letture, ecc. il periodo che separa il punto a cui si è arrivati in IV (grosso modo, il secolo XI con i cambiamenti che portarono alla nuova organizzazione sociale ed economica dell'Europa: Comuni, inizio dello sviluppo della borghesia, ecc.) dalla fine del XVI secolo. Basta segnare sulla linea del tempo l'epoca a cui si riferiscono le ultime schede di storia di IV e la fine del XVI secolo, e dire che in quel periodo (di 4-5 secoli) si costituirono alcuni degli stati che ancora oggi si trovano in Europa e proseguì l'espansione delle città e delle attività commerciali e artigianali già intraviste nelle ultime schede di IV; in particolare, l'espansione dei commerci non riguardò solo l'Europa, ma estesi scambi si aprirono anche con l'Oriente (fino alla Cina).
Linee
di lavoro ed indicazioni operative specifiche
Accanto ai metodi più o meno "tradizionali" di approccio al testo storico (lettura da parte dei bambini con discussioni e spiegazioni da parte dell'insegnante sui punti difficili, esercizi di comprensione, analisi di documenti verbali e visivi, ...) si sono condotte negli ultimi otto anni molte esperienze finalizzate ad un maggiore coinvolgimento dei bambini (ad esempio chiedendo loro di costruire e disegnare delle "storie" ambientate nel tempo e nella situazione descritta nelle schede) ed esperienze concernenti l'attualizzazione, l'immedesimazione e la formulazione di ipotesi anticipatrici. Attualizzazione: il lavoro parte da una scheda dedicata all'argomento
scelto (ad esempio, la produzione artigianale nel '600); viene
poi chiesto ai bambini di raccogliere informazioni in famiglia circa
realtà attuali o recenti di produzione artigianale. Viene fuori
un quadro vivo e "partecipato" dai bambini di rapporti sociali
ed economici, sulla base del quale è possibile tornare alla
lettura delle schede individuando analogie e differenze.... in questo
modo, per somiglianza e contrasto, l'artigianato del XVII secolo diventa
un concetto accessibile a molti bambini!) (vedi
da pag. 124). Immedesimazione: un'altra pista sperimentata (che si può anche integrare con la precedente) riguarda l'immedesimazione nella situazione storica che si sta considerando. Il bambino viene sollecitato a "calarsi" (con la sua sensibilità e le sue idee di oggi) in una situazione sufficientemente precisata attraverso documenti, immagini, descrizioni e gli viene chiesto (ad esempio) come si sarebbe comportato se..., oppure cosa avrebbe ritenuto giusto fare se..... Di fatto, succede che molti bambini si immaginano di essere "la bambina che lavora al telaio" (nella scheda 6 di "Rivoluzione industriale") o "il sergipano" (nella lettura di "Cacao" di Amado), e ciò corrisponde di solito ad un elevato coinvolgimento emotivo, anche se difficilmente i bambini sono in grado di avvicinarsi realmente ai modi di pensare della bambina che lavora al telaio o del sergipano. Dal contrasto di comportamenti, valutazioni, ecc. che emerge in classe è possibile trarre spunto per attività di relativizzazione, consistenti nel riflettere sul fatto che le condizioni di vita, i modi di pensare, le idee di "giusto" e "ingiusto", ecc. relative alla situazione storica in cui è avvenuta l'immedesimazione sono molto diverse da quelle attuali da noi; si può alla fine (con l'attiva partecipazione dei bambini) costruire un quadro di tali differenze. Per la riuscita di queste attività di immedesimazione e relativizzazione, come anche della successiva, è necessario che l'insegnante accerti se i bambini hanno effettivamente raggiunto una sufficiente conoscenza della situazione in cui dovranno "calarsi". (per
esempi di attività di "immedesimazione" e "relativizzazione",
vedi Documentazione, da pag. 7) Formulazione
di ipotesi anticipatrici: si
tratta di una forma di "immedesimazione" meno personalmente
coinvolgente di quella descritta sopra; al bambino viene presentato
un quadro della situazione che precede un certo processo storico o
avvenimento, e si chiede di "prevedere
cosa sarà successo" (ad esempio,
nelle Americhe dopo la scoperta da parte degli spagnoli - i bambini
hanno lavorato sulle schede ........; oppure nelle fabbriche
e nelle città industriali inglesi dell'800 - dopo le prime
cinque schede di "Rivoluzione industriale"). Le ipotesi
vengono formulate individualmente, poi discusse, confrontate e classificate,
con particolare attenzione per quanto riguarda le loro motivazioni,
con la possibilità, a seguito della discussione, di modificarle;
poi si esamina "quello che è successo" e lo si confronta
con le ipotesi formulate. E' evidente che in questa attività conta molto l'esperienza
del mondo (e di come vanno le cose nel mondo) che i bambini hanno
maturato sia per effetto del
lavoro scolastico che, e soprattutto, per effetto delle esperienze
extrascolastiche (discorsi degli adulti, TV, ecc.). Occorre anche
dire che in base alle esperienze finora fatte questa attività
appare molto gradita ai bambini (nonostante il peso del lavoro sulla
discussione, il confronto e la classificazione delle ipotesi), forse
perchè corrisponde alla loro tendenza a "inventare"
(o "cambiare") il finale delle storie . (vedi ad esempio
pag. 143) "Attualizzazione", "immedesimazione" e "formulazione di ipotesi anticipatrici" appaiono quindi in definitiva come strategie didattiche utilizzabili per rendere i bambini protagonisti della costruzione di quadri concettuali, sia pur limitati ed episodici, e di un modo di lavorare che potrebbe consentire loro anche negli anni successivi di studiare la storia in modo più proficuo. E' sperabile infatti che l'abitudine ad "attualizzare", ad "immedesimarsi" e a "formulare ipotesi" consenta in seguito, anche senza esplicite richieste in tal senso, di leggere una pagina di storia non come serie di notizie da imparare, ma come tramite per entrare in un mondo diverso dal nostro cogliendone problemi, aspetti specifici, differenze e analogie rispetto all'oggi.
ITINERARIO
STORICO Il percorso storico, ben strutturato nelle schede, tratta i seguenti argomenti:
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La documentazione riporta: -
attività esemplificative di una metodologia e pertanto trasferibili
anche in altre situazioni: (attualizzazione, PRODUZIONE DI IPOTESI,
METODO DI STUDIO) che si intrecciano con gli aspetti interdisciplinari
(inquadramnto geografico, UTILIZZO DELLE IMMAGINI DELLO SCHEDARIO,
studi sociali, riflessione linguistica, attività matematica) -
attività importanti per la costruzione del pensiero che sono
strettamente collegate con i contenuti |