"GIOCO DELLE IPOTESI" E CAMPI DI ESPERIENZA

In classe, le attività legate alla produzione di una ipotesi si sviluppano in condizioni molto favorevoli se l'ipotesi riguarda un campo di esperienza ampiamente esperito dagli alunni, con un contesto esterno ricco e molti punti di contatto tra i contesti interni degli alunni e il contesto interno dell'insegnante.

In effetti, in una situazione del genere "ci si capisce" nell'interpretazione delle consegne e nelle discussioni; e il contesto esterno offre molti punti di riferimento per le scelte, le argomentazioni e le verifiche (argomentative o sperimentali) delle ipotesi prodotte dagli alunni.

A sua volta, il lavoro di produzione delle ipotesi e di gestione delle ipotesi prodotte accresce progressivamente (via via che il gioco delle ipotesi trasforma delle ipotesi in conoscenze) la padronanza culturale del campo di esperienza in un processo evolutivo caratterizzato dall'arricchimento del contesto esterno (oggetti, segni, ... presi via via in considerazione), del contesto interno dell'alunno e anche del contesto interno dell'insegnante (che via via si arricchisce di esperienze sui processi di pensiero e sulle concezioni degli alunni specifiche del campo di esperienza, come pure di nuove conoscenze sui fenomeni del campo di esperienza sollecitate dal lavoro con gli alunni e dalle loro domande).

Nella classe, l'insegnante è il responsabile del buon andamento del processo evolutivo ora descritto; egli esercita la sua responsabilità attraverso:

- la scelta delle consegne che provocano la produzione delle ipotesi;

- gli interventi che accompagnano la produzione individuale delle ipotesi (soprattutto durante la mediazione 1-1: mediazione diretta che si esercita sui segni, le conoscenze e le dinamiche mentali degli alunni );

- la gestione delle ipotesi prodotte (confronto tra le ipotesi, discussione collettiva: mediazione indiretta e, se necessario, diretta);

(per dettagli su questi due ultimi punti, vedi paragrafo successivo).