esplorazione dell'iperbolografo
a filo
Si
richiede allo studente di giustificare il funzionamento dell'iperbolografo
a filo, di riconoscere i fuochi e i vertici dell'iperbole e ritrovare
le relazioni fra la distanza fra i fuochi, la distanza fra i vertici
e la differenza delle distanze di un punto dell'iperbole dai fuochi. |
per scaricare la scheda |
|
Osserva lo strumento. Il primo
capo del filo (inestendibile) è legato all'estremità
di una riga che ha l'altra estremità incernierata in A al piano
(con un perno attorno al quale può ruotare); il secondo capo
del filo è fissato a un punto B del piano. Misura la lunghezza
del filo e quella della riga: confrontale. Per tracciare la curva,
con la punta di una matita si fa ruotare la riga tenendo il filo sempre
teso e accostato al bordo della riga stessa (aiutarsi con le due mani)
Rispondere per iscritto alle seguenti domande: |
- Perchè la curva tracciata
è una iperbole? (Usare una delle definizioni precedentemente
ricavate) Quali sono i suoi fuochi? Si può disegnare la curva
anche se il filo e la riga hanno la medesima lunghezza?
- Se confronti l'arco disegnato
con la curva completa ottenuta alla fine della precedente esplorazione,
puoi facilmente vedere che si tratta di un quarto della curva completa.
Descrivi come si può riattrezzare lo strumento (utilizzando gli
stessi punti fissi, la medesima riga, lo stesso filo) per ottenere l'intera
curva.
- Confronta questo iperbolografo con quello ad antiparallelogramma.
I vertici si possono ottenere ora più facilmente o no? Perchè?
E' possibile ricavare gli asintoti?
|