Problema del correttore (Situazione A2)
Il problema riguarda un oggetto comune: il correttore a nastro.Il
problema proposto è di funzionamento e lattenzione
è al movimento delle due ruote ingranate.
DESCRIVI COME FUNZIONA IL BIANCHETTO.
COME SONO LE RUOTE? COME GIRANO? PUOI UTILIZZARE SCHIZZI E DISEGNI.
Il problema porta alla formulazione del postulato fondamentale:
Due ruote ingranate complanari girano in versi opposti.
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Prologo al cerchio (Situazione B)
Il cerchio viene introdotto come forma che meglio modellizza
una ruota dentata. Il compasso tradizionale è lo strumento
che permette di costruire con precisione questa forma. Il problema
viene proposto come critica della soluzione di un problema di
costruzione, per fissare la nozione di cerchi tangenti ed alcune
proprietà.
In una classe è stato dato il seguente
problema:
Disegna una ruota S con il raggio di 3
cm che ingrani con la ruota R qui disegnata [è disegnato
un cerchio].Uno studente, dopo alcuni tentativi, ha prodotto questo
disegno, però si è accorto che cè qualcosa
che non va [sono disegnati due cerchi parzialmente sovrapposti].
Cosa cè che non va? Prova a risolvere tu il problema
e spiegagli bene come aggiustare la figura.
Vengono costruite collettivamente le condizioni di tangenza di
due cerchi:
Dati due cerchi tangenti (esternamente):
- Il punto di tangenza è allineato con i due centri;
- Il segmento congiungente i due centri passa per il punto
di tangenza:
- La distanza tra i due centri è uguale alla somma
dei raggi.
- Viceversa, dati tre punti allineati A,T,B, i cerchi con
centro A e raggio AT e con centro B e raggio BT sono tangenti
in T.
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Il problema delle tre ruote (Situazione C)
Questo problema riguarda ingranaggi immaginati e non reali.
Abbiamo analizzato il funzionamento di
un ingranaggio con due ruote. E se le ruote fossero tre? In che
modo potrebbero essere disposte? Che cosa accadrebbe? Giustifica
con cura le tue ipotesi.
Il problema serve per introdurre due possibili disposizione
di ruote ingranate: a fila quando i centri di rotazione
sono disposti su una linea aperta tale che la prima e liltima
ingranano solo con la seconda; a collana quando i centri
di rotazione sono posti su una linea chiusa con la seguente proprietà:
ogni ruota della collana ingrana con le altre due.
Il problema porta alla formulazione di due enunciati relativi
al funzionamento delle ruote:
- In una fila di tre ruote ingranate la prima e l'ultima
girano nello stesso verso
- In una collana di tre ruote si ha un blocco: l'ingranaggio
non funziona.
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Il problema dei tre cerchi (Situazione D)
Si tratta di un problema di costruzione nel quale bisogna disegnare
un cerchio tangente a due cerchi dati.
Disegna un cerchio di raggio 4 cm tangente
ai cerchi dati [sono disegnati due cerchi di raggi 2 cm e 3 cm,
con distanza tra i centri di 7 cm].
Spiega chiaramente il metodo che usi in
modo che altri possano usarlo.
Spiega con cura perché il metodo
funziona.
Nella risoluzione di questo problema si passa dalla costruzione
per tentativi di una figura corretta, alla descrizione e giustificazione
di un metodo che ricorre alluso del compasso per determinare
i due possibili centri di due cerchi che soddisfano le condizioni
richieste. In questo passaggio il compasso cambia di stato: da
strumento per disegnare cerchi (forme rotonde) a strumento per
trovare punti che hanno una distanza assegnata da un punto dato.
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Confronto Erone- Euclide (situazione E)
Si introducono nella classe due voci della storia che esplicitano
lapproccio statico (Euclide) e lapproccio dinamico
(Erone ) al cerchio, riunificando in questo modo il percorso fra
ruote e cerchi.
EUCLIDE: Un cerchio è una figura piana contenuta da
una linea tale che tutte le linee rette (segmenti) che giungono
ad essa da un punto tra quelli interni alla figura sono uguali
fra loro (Definizione 15). E tale punto è chiamato centro
del cerchio (Definizione 16).
ERONE: Un cerchio è la figura descritta quando una
linea retta (segmento), sempre rimanendo nello stesso piano, si
muove intorno ad uno dei suoi estremi fino a tornare alla posizione
iniziale.
La voce di Erone esprime unidea dinamica di cerchio che
si avvicina allimmagine di ruota che hanno gli allievi,
daltro canto la voce di Euclide esprime unidea statica
di cerchio che ne mette in luce la proprietà principale:
i raggi hanno la stessa lunghezza.
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