PER
REALIZZARE
Le situazioni didattiche proposte in questa
Unità di Lavoro sono state sperimentate nella fascia di età
12-13 anni allinterno di un percorso di modellizzazione
geometrica della rappresentazione piana della realtà,
ma riteniamo che possano essere validamente svolte nel primo anno della
Scuola Superiore (vedi "Quali scelte").
. . . per l'allievo
Occorre che gli alunni
abbiano svolto Modelli, lunità
di lavoro I (o attività che abbiano portato al
raggiungimento degli stessi obiettivi) e quindi siano abituati
a:
- verbalizzare i propri processi
di pensiero;
- formulare ipotesi, produrre
congetture, argomentare.
Prerequisiti disciplinari:
è opportuno che lallievo conosca il significato di angolo,
direzione, retta, piano, verticalità, orizzontalità, parallelismo,
perpendicolarità; di riduzione in scala e/o di figure simili;
conosca i quadrilateri più comuni e le loro proprietà.
. . . per l'insegnante
Ogni attività è costituita
da un primo momento di lavoro/riflessione individuale, seguito da momenti
collettivi di confronto/socializzazione/discussione degli elaborati.
Il ruolo dell'insegnante di mediatore
culturale è fondamentale in ogni fase del lavoro, in particolare
nella discussione dove la capacità di parafrasare, rinforzare
e rilanciare interventi diventa cruciale per la costruzione sociale
dei concetti.
E importante che il docente:
- accetti inizialmente un linguaggio impreciso ma
spontaneo, spesso ricco di significati per gli alunni
- valuti gli alunni sulla partecipazione attiva,
limpegno e lo sforzo intellettuale dimostrati, piuttosto che
sulla correttezza dei risultati ottenuti
e che, inoltre:
nei momenti di attività individuali,
abitui gli allievi a:
- esplorare situazioni problematiche e trovare soluzioni
anche non standard;
- scrivere i propri processi di pensiero, in particolare
le strategie, complete o incomplete, corrette o errate
- argomentare per sostenere o confutare ipotesi, giustificare
strategie, spiegare processi, ecc.
nei momenti di attività collettiva:
-
valorizzi tutti
i contributi degli allievi, mettendone in evidenza gli elementi
più significativi e la coerenza con gli obiettivi, facendo
sentire ciascun alunno protagonista
-
incoraggi il
confronto e la discussione degli elaborati
-
renda consapevoli
gli allievi che il lavoro collettivo è un ambiente favorevole
allo sviluppo del pensiero, soprattutto per quanto riguarda la socializzazione
di ipotesi argomentate
-
favorisca negli
alunni lutilizzo di termini, modellizzazioni e copioni argomentativi
corretti utilizzati da un compagno, al fine di esprimere e articolare
meglio il pensiero di ciascuno. In questo modo rende consapevoli
gli allievi dellimportanza dell'immedesimazione e dellimitazione.
-
consideri lerrore come un importante
elemento del processo di pensiero degli alunni e unoccasione
per analizzare tale processo.
In tutte le attività dell'unità di lavoro è
importante che le risposte errate non siano corrette dall'insegnante
o scartate: solo attraverso il confronto e/o l'analisi delle risposte
la classe, con l'aiuto dell'insegnante (ma non l'insegnante), sarà
in grado di scegliere quelle corrette e di argomentare gli errori
individuati.
In tal modo ogni risposta è valorizzata e anche l'errore
è un momento di crescita collettiva: ogni alunno socializza,
sostiene, eventualmente modifica, quindi arricchisce, i propri processi
di pensiero e il proprio linguaggio mentre la classe, con la guida
dell'insegnante, viene abituata all'argomentazione e alla riflessione
su processi di pensiero diversi dai propri, imparando a distinguere
quelli corretti. In questo senso, le attività sono anche
occasione per osservare come un problema possa talvolta avere più
di un processo risolutivo corretto.
Per la riuscita del
lavoro è fondamentale che tale contratto didattico
sia chiaro, per permettere a tutti di esporre liberamente le proprie
idee.
Dalla nostra esperienza emerge che non sempre i più scolarizzati
sono i migliori, anzi molti ragazzi di fascia medio-bassa sono quelli
che all'inizio hanno più intuizioni. Questo tipo di contratto
didattico fa prender loro coraggio e si nota che fino alla fine del
percorso partecipano costantemente ed efficacemente alle attività,
riuscendo ad esprimersi in modo sufficientemente chiaro.
Nel corso della gestione
deve inoltre emergere che gli alunni stanno svolgendo unattività
specifica della scuola superiore che permette loro di essere coinvolti
in discorsi impegnativi, di ampia valenza culturale.
. . . per le condizioni
materiali
Occorre disporre di
opportune rappresentazioni prospettiche (fotografie, disegni o riproduzioni),
con le caratteristiche descritte nella situazione A1 (per l'insegnante).
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