A3. ... dai ragazzi
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SCHEDA 2
Domanda 1 [ .Secondo te nella realtà è più vicino all'osservatore il cartello stradale o la porta del negozio ?]: quasi tutti gli alunni rispondono che nella realtà il cartello stradale è più vicino allosservatore, portando diverse motivazioni che evidenziano lo sforzo di immaginare la situazione reale (vedi esempi 1) Domanda 2 [Secondo te, il fatto che il cartello stradale sia più vicino all'osservatore è in contraddizione con l'affermazione A:"nel passaggio dalla realtà al disegno prospettico conservano la forma tutte le figure piane viste di fronte, cioé tutte quelle figure piane che sono all'interno di un campo visivo e parallele al piano della pellicola"?]: molti alunni intuiscono che non cè contraddizione tra le due affermazioni; pochi riescono a giustificare la risposta, facendo riferimento esplicito allesistenza di più piani "frontali" paralleli fra loro (vedi esempi 2) SCHEDA 3 Nella nostra esperienza in classe emerge che alla domanda 1 [ Ordina i punti della figura ("trapezio" su un piano orizzontale) dal più vicino al più lontano rispetto all'osservatore] e alla domanda 2 [ Ordina i punti della figura ("trapezio" su un piano verticale) dal più vicino al più lontano rispetto all'osservatore ; Segna sulla stessa figura quattro punti ]:
Quindi , benchè le
consegne siano analoghe, sembra che gli alunni incontrino più
difficoltà a ragionare sulla seconda situazione. Un esempio
significativo è il protocollo seguente:
Alla domanda 3 (che richiede di individuare e correggere gli errori in una rappresentazione, motivando la risposta): * quasi tutti individuano gli errori, diversificando però le motivazioni:
* La maggior parte
della classe corregge il disegno utilizzando la convergenza delle
linee al punto di fuga, ma esplicita ragionamenti diversi (vedi
esempi
5).
C'è chi corregge
in modo errato; tra questi, lerrore più comune
consiste nel rendere parallele alle linee del soffitto
e/o del pavimento i lati della porta e della finestra da correggere
(vedi esempi
6 ).
Alla domanda 4 la quasi la totalità capisce che la risposta è aperta, considera almeno due situazioni possibili, spesso le descrive utilizzando il periodo ipotetico. Ci sono differenze nelluso dei termini e nella precisione delle risposte (vedi esempi 7). |
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