D3...per l'insegnante
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La richiesta di scrittura in linguaggio naturale dell'enunciato ha lo scopo di accertare la padronanza delle proprietà delle frazioni equivalenti dal punto di vista numerico dopo la discussione dell'attività precedente. L'esperienza condotta ha messo in evidenza che:
La traduzione dell'enunciato in linguaggio algebrico, pur essendo una consegna ormai abbastanza consolidata per il percorso svolto in precedenza, comporta un'analisi ed una riflessione accurata sulla formalizzazione che invece può risultare affetta da errori, in quanto può venire a mancare la corrispondenza tra pensiero e correttezza formale. Generalmente la produzione dell'enunciato in linguaggio algebrico non è immediata, ma frutto di un processo che tiene conto della passata esperienza, di lavoro sia sulla rappresentazione grafica, sia sull'enunciato in linguaggio naturale, e procede per passi graduali prima di giungere ad una formulazione di sintesi. Il processo può essere di tipo additivo o moltiplicativo e di solito parte dalla frazione generatrice. Analizziamo alcuni protocolli significativi interpretando il processo di costruzione.
L'ultimo esempio in particolare si presta ad una riflessione, importante anche per non ingenerare errori nel calcolo frazionario. L'insegnante può richiamare che la scrittura A/B + A/B può essere interpretata come 2 volte A/B, 2*A/B, ma 2*A/B = (per il P2) 2*A*1/B = 2A*1/B =(sempre per il P2) (2A)/B che è diverso da (2A)/(2B) = (A*2)/(B*2) L'insegnante potrà analizzare le diverse formalizzazioni elaborate dagli alunni e, nel caso di inesattezze, superarle attraverso la messa in evidenza delle contraddizioni tra scritte e giustificazioni basate sui principi e le proprietà della teoria. |
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