A2... dai ragazzi

Alcuni bambini non sono ancora in grado di cogliere e verbalizzare l'elemento della zona d'ombra evidenziata dal compagno con il segno che unisce la testa della persona con quella della sagoma e la sua permanenza nel movimento (protocollo a2a), per altri questa riflessione fa emergere una complessità intravista, ma non ancora padroneggiata (protocollo a2b). Per molti la possibilità di confrontarsi con l'oggetto "disegno del compagno" è occasione di dare parole ed ordine alla relazione complessa tra sole, oggetto ed ombra più volte esperita, appoggiandosi anche a scenari non puramente scientifici (protocollo a2c) o attraverso un'argomentazione rigorosamente logica (protocollo a2d).