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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

PER PROGRAMMARE

Interfaccia dell'Unità di Lavoro con i Programmi vigenti

Il percorso didattico proposto nell'UdL utilizza costantemente la verbalizzazione individuale scritta e orale nelle discussioni, pertanto fa propria la considerazione della "lingua come strumento del pensiero perché sollecita e agevola lo sviluppo dei processi mentali che organizzano in varie forme, i dati dell'esperienza". Implicita è la ricaduta che, sul piano strettamente linguistico della capacità di "produrre testi di tipo argomentativo", ha la richiesta di produrre testi in cui si argomentano le proprie ipotesi o le proprie scelte e considerazioni rispetto ai testi sottoposti a confronto.
L'evoluzione e la gestione delle attività proposte si riconducono ampiamente al senso attribuito all'"educazione matematica (che) contribuisce alla formazione del pensiero nei suoi vari aspetti di intuizione, di immaginazione, di progettazione, di ipotesi e deduzione, di controllo e quindi di verifica o smentita", nonché ad obiettivi essenziali dell'educazione scientifica. Tra gli obiettivi delle scienze si segnalano infatti lo "sviluppo di atteggiamenti di base nei confronti del mondo come la tendenza a porre proprie domande (...) l'abitudine a identificare entro situazioni complesse singoli elementi ed eventi e l'attenzione alle loro relazioni". Parallelamente, tra le attività cognitive generali da far acquisire in ambito scientifico vengono ricordate "la capacità di collegare i dati delle esperienze e schemi che consentono di prospettare soluzioni e interpretazioni e, in certi casi, di effettuare previsioni, (...) di formulare semplici ragionamenti ipotetico deduttivi".
In riferimento alle indicazioni più strettamente disciplinari, l'UdL risponde all'esigenza di favorire "un'attività geometrica ricca e variata, prendendo le mosse dalla manipolazione concreta di oggetti e dell'osservazione e descrizione della loro trasformazione e posizioni reciproche". Permette inoltre di dedicare "particolare attenzione ad una corretta acquisizione dei concetti fondamentali di lunghezza, (...), angolo, parallelismo, perpendicolarità" e di "individuare, in situazioni concrete, posizioni e spostamenti nel piano (punti, direzioni, (...), angoli come rotazioni)".

Interfaccia dell'Unità di Lavoro con i curricula proposti nel 2001

Rispetto alle finalità della Matematica
Il percorso didattico proposto nell'UdL consente di perseguire la costruzione delle competenze matematiche "in opportuni campi di esperienza, ricchi e motivanti, che permettano agli studenti di compiere esperienze cognitive significative". L'utilizzo consapevole, da parte dell'insegnante, delle diverse modalità di lavoro, consentirà agli studenti di "progettare, discutere, fare ipotesi (...) sperimentare e controllare la validità delle ipotesi fatte" e, contestualmente, di muoversi "nel progressivo processo di astrazione tipico delle procedure matematiche" mettendo in gioco le proprie risorse intellettive. La verbalizzazione individuale scritta e la sua ripresa come oggetto di discussione e di confronto nella classe guidata dalla mediazione dell'insegnante corrispondono all'indicazione del ruolo "essenziale (...) del linguaggio naturale, sia parlato che scritto" in funzione del raggiungimento dell'obiettivo di lungo periodo costituito dall'"acquisizione del linguaggio rigoroso della matematica". Fondamentale è il rimando al "supporto dell'insegnante" nel passaggio dalle "concrete produzioni verbali quasi sempre imprecise, ma ricche di significato per l'allievo" al linguaggio rigorosamente disciplinare: l'insegnante "supporta" gli allievi attraverso l'intervento diretto nella scelta delle produzioni verbali da portare a confronto e attraverso quello indiretto nella gestione attenta e accuratamente preparata del confronto e della discussione.
L'UdL è terreno di intreccio dei tre nuclei trasversali. Infatti favorisce "un approccio corporeo ed esperienziale al concetto di numero e di spazio in collegamento con le scienze", forza ed utilizza, e contestualmente sviluppa, la capacità di argomentare e di produrre ipotesi che "preparano alla dimostrazione, ossia ad una delle attività che contraddistinguono il pensiero matematico maturo, propone situazioni da indagare, da modellizzare, abituando a scegliere strategie risolutive" favorendo quindi la costruzione di "nuovi concetti e abilità" e l'arricchimento "di significati di concetti già appresi", nonché la verifica "dell'operatività degli apprendimenti realizzati in precedenza".

Rispetto agli obiettivi specifici della Matematica dal 3° al 7° anno si riportano dai curricula quelli ritenuti coinvolti nell'esecuzione delle consegne proposte.

MISURARE:

  • Effettuare misure dirette e indirette di grandezza (ad esempio, lunghezze,...) ed esprimerle secondo unità di misure convenzionali.
  • Esprimere misure utilizzando multipli e sottomultipli delle unità di misura.
  • Mettere in relazione misure di due grandezze
  • Esprimere le misure in unità di misura del Sistema Internazionale.
  • Costruire semplici modelli, a partire da misure in situazioni problematiche.

ARGOMENTARE E CONGETTURARE:

  • Individuare e descrivere regolarità in contesti matematici e sperimentali.
  • Formulare semplici ipotesi; verificarle provandole su casi particolari.
  • Giustificare o rifiutare le ipotesi formulate, mediante argomentazioni o ricorrendo a contro esempi.
  • Attribuire denominazioni a "oggetti" e stabilire definizioni, anche carenti o sovrabbondanti, con riferimento alle caratteristiche ed alle proprietà osservate.
  • Descrivere proprietà di figure con termini appropriati e usare definizioni.
  • Giustificare affermazioni e congetture durante una discussione matematica anche con semplici ragionamenti concatenati.

PORSI E RISOLVERE PROBLEMI:

  • Individuare le informazioni necessarie a raggiungere un obiettivo in una situazione problematica (selezionando i dati forniti dal testo e quelli ricavabili dal contesto).
  • Individuare in un problema eventuali dati mancanti o sovrabbondanti o contraddittori.
  • Essere consapevole dell'obiettivo da raggiungere in una situazione problematica e del processo risolutivo seguito, con attenzione al controllo delle soluzioni proposte.
  • Stabilire la possibilità di applicare i procedimenti utilizzati in altre situazioni.

Rispetto alle finalità di Scienze
Il percorso didattico avvicina i bambini ad un fenomeno complesso alla cui comprensione contribuiscono le attività svolte e le modalità di lavoro utilizzate: "comprendere la complessità dei fenomeni" e "saper utilizzare in modo consapevole le informazioni" sono riconosciuti come necessari al fine di "partecipare con consapevolezza ai processi sociali e culturali del nostro tempo". Nella visione dell'insegnamento delle scienze come di un percorso a dimensione "formativa e costruttiva", si rileva l'importanza della "riflessione metacognitiva: i bambini e i ragazzi debbono dedicare tempo a riflettere sul percorso compiuto, sulle competenze acquisite, sulle strategie poste in atto, sulle scelte effettuate e quelle da compiere".
L'attenzione dedicata allo sviluppo del linguaggio, da un lato con la richiesta di farne continuo uso nella verbalizzazione scritta individuale e orale nelle discussioni, dall'altro con la riflessione e il confronto sugli elaborati, trova conferma nell'affermazione per cui "particolare cura dovrà essere dedicata all'acquisizione di un linguaggio appropriato, funzionale a dare adeguata forma al pensiero scientifico e necessario per descrivere, argomentare e convincere".
L'attenzione, da parte dell'insegnante, al susseguirsi delle consegne nel tempo secondo un percorso che torna ricorsivamente sulle esperienze rendendole via via oggetto di riflessione e confronto sempre più articolati secondo le modalità del pensiero scientifico, favorirà "il processo di apprendimento (...) attraverso un lento e ricorrente percorso fatto di esperienze, riflessioni, formalizzazioni, a partire da quelle linguistiche e rappresentative, che portano a strutturare il pensiero spontaneo verso forme più coerenti ed organizzate".

Rispetto agli obiettivi specifici di Scienze dal 3° al 7° anno si riportano dai curricula quelli ritenuti coinvolti nelle consegne proposte che si possono riferire all'attività prevista "Osservazione del cielo di giorno, esperienze con le ombre prodotte dalla luce del sole, percorso del sole nel cielo".

INDAGINE E RICERCA:

  • Osservare fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti: differenze, somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento temporale.
  • Fare esperienza per trovare segni, indizi, prove utili alla formulazione di ipotesi sullo svolgersi di un evento e per la soluzione di problemi semplici.

RAPPRESENTAZIONE E MODELLIZZAZIONI:

  • Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi: disegno, descrizione orale e scritta, simboli, diagrammi, grafici, semplici simulazioni; elementari formalizzazioni dei dati raccolti.
  • Rappresentare e costruire modelli interpretativi di fatti e fenomeni, anche provvisori e parziali (...).

CORRELAZIONE:

  • Confrontare fenomeni e fatti, cogliere relazioni fra proprietà e grandezze che descrivono uno stato o un fenomeno, partendo anzitutto dalla realtà quotidiana.
  • Collegare cause ed effetti, quando è possibile, di diverso tipo e livello (tenendo anche conto del rapporto fra locale e globale).
  • Cogliere relazioni fra spazio, tempo e rapidità dei fenomeni.

ARGOMENTAZIONE:

  • Discutere su fatti, fenomeni, dati, risultati di un'esperienza e sulla interpretazione dei vari aspetti coinvolti.
  • Riconoscere, nella realizzazione di un procedimento scientifico, incoerenze ed errori per migliorare gli esiti e guardare i fatti da più punti di vista.
  • Proporre metafore per interpretare fenomeni nuovi facendo riferimento a situazioni più conosciute e discuterne circostanziatamene l'appropriatezza.

COMUNICAZIONE E DOCUMENTAZIONE:

  • -Produrre testi orali e scritti: relazioni di lavoro, presentazioni schematiche su temi scientifici, documentazioni di un'esperienza.

QUADRO DI RIFERIMENTO DEGLI OBIETTIVI

La situazione di insegnamento-apprendimento di cui l'UdL è una delle possibili gestioni si pone nella fase di appropriazione di un modello geometrico utile a razionalizzare un fenomeno complesso osservato. L'ipotesi sottesa all'articolazione del percorso didattico è quella secondo cui il modello risulterebbe meglio padroneggiato dagli allievi quanto maggiore è il loro investimento cognitivo nell'utilizzarlo in situazioni che impongono il superamento del piano della constatazione del fenomeno e si muovono su quello della sua interpretazione.
Nell'Udl si può leggere un duplice movimento dialettico:

  • all'interno dei momenti di elaborazione di ipotesi individuali in cui il modello si pone di volta in volta come obiettivo (di padroneggiamento) e come potenziale strumento risolutivo
  • tra i momenti di elaborazione delle proprie soluzioni individuali e quelli di confronto e discussione degli elaborati.

Questo duplice e continuo reinvestimento del modello sembra condurre i bambini ad attribuirgli con maggior consapevolezza le potenzialità esplicative delle relazioni geometriche intercorrenti tra oggetto-sole-ombra.
L'evoluzione del percorso didattico richiede all'insegnante di assumere un ruolo delicato. Egli non trasmette un modello interpretativo, ma ne guida la costruzione interiore e l'appropriazione da parte degli allievi nello scegliere, progettare e gestire le situazioni didattiche. Nelle fasi di progettazione ed attuazione l'insegnante dovrà tener conto :

  • dell'evoluzione complessiva del lavoro nel tempo nel campo di esperienza delle Ombre del sole;
  • della relazione tra questa evoluzione complessiva e lo sviluppo dei concetti, che si arricchiscono di nuovi significati e potenzialità;
  • del livello di interiorizzazione delle competenze precedentemente costruite raggiunto dagli allievi.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

L'unità di lavoro in campo geometrico:

  • contribuisce alla costruzione dei concetti geometrici di perpendicolarità e di angolo inteso come rotazione;
  • comporta un'appropriazione via via più strutturata del concetto di parallelismo attraverso il suo reinvestimento interpretativo.

OBIETTIVI TRASVERSALI

L'unità di lavoro nell'ambito dello sviluppo cognitivo più ampio:

  • favorisce la crescita del pensiero ipotetico deduttivo chiamato ricorsivamente in causa per elaborare ed interpretare spiegazioni sempre più lontane dal sapere comune;
  • rende significativo, nel rapporto con l'osservazione di un fenomeno reale complesso, l'utilizzo di un linguaggio adeguato all'esplicitazione delle proprie ipotesi ed argomentazioni in vista dell'appropriarsi delle spiegazioni elaborate.
  • favorisce lo sviluppo delle capacità di sintesi e di rielaborazione della rete delle proprie conoscenze. Infatti il bambino è indotto ad integrare e modificare il suo sapere acquisito sul fenomeno ogni volta che lo utilizza per darsi spiegazione di nuove situazioni.