QUALI SCELTE
In generale la scelta del campo di esperienza di "Ombre
del sole" è dovuta alla ricchezza di situazioni didattiche
adatte a strutturare concetti geometrici forti che esso offre:
- relazioni tra perpendicolarità, verticalità,
orizzontalità;
- direzione come proprietà comune a un fascio
di rette parallele;
- parallelismo e convergenza;
- angolo come "ampiezza di rotazione" e angolo
come "porzione di piano"
- ......
All'interno di tale campo di esperienza s'inserisce la
scelta del percorso didattico che porta alla misurazione dell'altezza
angolare del sole. Il problema della determinazione di questa altezza
costituisce un'occasione importante per lo sviluppo della padronanza del
concetto di angolo, in quanto in particolare:
- richiede di considerare l'angolo, già esperito
sul piano orizzontale, in un piano verticale, che cambia continuamente
in relazione al movimento apparente del sole; questo passaggio non
è affatto banale, in quanto la posizione orizzontale è
quella privilegiata per disegnare, costruire, misurare angoli;
- conduce a riflettere ancora sul fatto che l'angolo
non dipende dalla lunghezza dei lati utilizzati per rappresentarlo
e su altre proprietà del concetto di angolo.
L'ipotesi di fondo da cui nasce questo percorso è
che il processo di sviluppo dei concetti possa trarre profitto dall'attività
progettuale e dalle attività argomentative, individuali e collettive,
inerenti ad essa, e dalla loro applicazione nella situazione problematica
proposta.
Le teorie a cui si fa principalmente riferimento sono:
- "La teoria dei campi concettuali" di Vergnaud,
in particolare nel considerare un campo concettuale come l'insieme delle
situazioni che danno senso al concetto (il referente), degli invarianti
operatori sui quali si basa l'operatività degli schemi evocati
nel singolo soggetto dalla situazione (il significato) e delle forme
linguistiche e non linguistiche che permettono di rappresentare simbolicamente
il concetto (il significante).
- "Pensiero e linguaggio" di Vygotskij,
in particolare nel ritenere necessaria, soprattutto per i bambini più
deboli, una mediazione forte dell'insegnante, che favorisca il passaggio
dai concetti spontanei alla sistematizzazione e consapevolezza proprie
dei concetti scientifici.
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