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SIGNIFICATO FREQUENTISTA DI PROBABILITA'

In realtà la probabilità sperimentale è una verifica con dati fatta a posteriori e quindi sicura.

Nella realtà è talvolta difficile o impossibile analizzare a priori l'insieme delle circostanze che intervengono a determinare l'esito positivo o negativo di un evento.

Ad esempio presenta non poche difficoltà conoscere a priori la probabilità con cui si contraggono certe malattie o si verificano i cambiamenti del tempo, così come è impossibile prevedere i comportamenti umani o l'andamento di quei giochi che dipendono completamente o anche solo in parte dalla destrezza o dall'intelligenza dei giocatori.

Già Bernouilli nel 1700 affermava che " ciò che a priori non è concesso conoscere, lo è a posteriori e sarà possibile scoprirlo da un evento osservato molte volte in situazioni simili".

In altri termini possiamo dire che la conoscenza raggiunta attraverso un numero ridotto di prove è uno stato passeggero di conoscenza che, all'aumentare del numero di prove, può diventare conoscenza via via più attendibile.

Si parla di una conoscenza frequentista per indicare quella che sfocia in definizioni variamente formulate ma riconducibili in sostanza alla constatazione di un fatto sperimentale: osservando un gran numero di volte un "evento ripetibile" (nelle stesse condizioni), la frequenza relativa di successo (cioè il rapporto tra il numero di volte in cui l'evento si verifica ed il numero totale di prove) tende a stabilizzarsi al crescere del numero delle prove attorno ad un valore costante.

Questo stato di "stabilità delle frequenze" fu notato per la prima volta in fenomeni di natura demografica.

Ad esempio nell'antichità si era già a conoscenza del fatto che in interi stati e in grandi città il rapporto tra il numero dei maschi e il numero totale delle nascite rimaneva costante con il passare degli anni: in Cina, già nel 2238 a. C. si trovò un numero vicino a 1/2.