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Scheda 1

GLI EVENTI CASUALI

Abbiamo già parlato dell'importanza che ha avuto nel lavoro di Mendel la sua formazione culturale e in particolare la sua conoscenza della matematica, anche in campi ancora poco noti come quelli della probabilità e della statistica; ciò gli consentì di:

- inventare un formalismo, cioè un modo semplice e rapido di scrivere, adeguato ad analizzare la trasmissione dei caratteri. E' lo stesso che abbiamo adottato nell'Unità di lavoro B: i "fattori" dominanti si indicano con le lettere maiuscole, quelli recessivi con le lettere minuscole…

- capire che l'ereditarietà dei fattori dipende dal caso e che le irregolarità che si presentano, se si considerano poche piante, possono mascherare delle regolarità che potrebbero emergere se si considerano numeri molto alti di piante (Mendel fece esperimenti prima con centinaia di individui, poi con molte migliaia).

Mendel inoltre comprese che " solo il caso decide quale delle due specie di polline andrà ad unirsi con questa o quella specie di ovuli…".

"Di tutte le esperienze fatte finora - scrive Mendel - nessuna è stata realizzata su scala abbastanza grande, e in maniera sufficientemente precisa, perché si possa determinare il numero delle diverse forme assunte dai discendenti degli ibridi, classificarle con certezza e precisarne i rapporti statistici"…." I valori individuali sono soggetti necessariamente a delle fluttuazioni….i veri valori possono essere determinati solo sommando il maggior numero possibile di casi individuali; più grande è il loro numero, più facilmente si eliminano gli effetti del caso".