QUALI SCELTE

La scelta didattica di fondo di questa Unità di lavoro è di sviluppare una "mentalità probabilistica" che non è solo un obiettivo interno alla matematica ma serve a costruire un atteggiamento corretto di fronte a situazioni d'incertezza quando viene spontaneo cercare qualche regolarità del caso.

Il fenomeno della trasmissione dei caratteri ereditari è il "campo di esperienza" su cui si costruisce un percorso di progressiva razionalizzazione dello stesso con l'uso determinante di strumenti di natura matematica.

Nel corso degli anni, l'analisi del lavoro in classe su temi relativi al calcolo della probabilità ci ha portato a registrare negli allievi:

  • difficoltà nel trasferimento di quanto studiato a problematiche relative a fatti reali. Per trasferire al reale quanto è stato "studiato", esso deve essere compreso: il processo di comprensione deve passare, secondo noi, per una rielaborazione personale del pensiero in relazione ai problemi proposti,
  • difficoltà legate alla persistenza di concezioni profonde preesistenti o al superamento di misconcetti. Interagire con essi non significa bloccare o correggere affermazioni inesatte o errate ma fare in modo che, sentendosi liberi di esprimerle, i ragazzi possano discuterne per cominciare, sotto la guida dell'insegnante, a riconoscerle inadeguate e a modificarle.

Nel nostro lavoro sono frequenti gli inviti ad esprimere opinioni, a formulare e confrontare ipotesi, a ripercorrere in modo personale, itinerari di pensiero descritti da altri (in particolare si danno per assunte le ipotesi di Mendel sulla trasmissione dei caratteri ereditari, utilizzando la traduzione del testo originale di Mendel - Unità di lavoro B), a interagire con letture storiche, ad esprimere liberamente le concezioni (spontanee o indotte dalla cultura dell'ambiente) su caso, destino, superstizioni.

Si è scelto di introdurre dispositivi per generare un gran numero di dati sperimentali per produrre un primo impatto con l'analisi di un fenomeno aleatorio che permette la messa in discussione di concezioni legate alla prevedibilità di un evento (in particolare riguardo al fatto che "il caso non ha memoria") e per far giungere progressivamente gli allievi all'interpretazione della "strana" analogia con alcuni risultati ottenuti da Mendel.

Lo sforzo richiesto agli allievi in termini di argomentazione, produzione di testi, discussioni e analisi di dati ottenuti a posteriori e considerazioni effettuate a priori li guida verso la costruzione di una modellizzazione probabilistica del fenomeno della trasmissione dei caratteri ereditari ("leggi di Mendel").