C4 - per l'insegnante...
Riflessioni sul ruolo del grafico
[osservazioni tratte, in parte, da: R. GARUTI - Funzioni come trasformazioni
associate a formule, grafici e modelli di fenomeni - L'insegnamento
della matematica e delle scienze integrate - 1992]
Il grafico, che precedentemente era stato usato per validare il modello,
diventa qui uno strumento efficace per confrontare e memorizzare andamenti,
per generalizzare, per immaginare e fare ipotesi, per fare previsioni.
Nel grafico teorico scompaiono le irregolarità del fenomeno fisico.
La rappresentazione grafica attenua i vincoli numerici e facilita, con
la sua evidenza visiva, l'attività di esplorazione; si creano legami
diretti tra la forma del grafico e il fenomeno da modellizzare. Si possono
esaminare molte situazioni e per gli allievi diventa naturale produrre
ipotesi anche su situazioni limite, non sperimentate o difficilmente
sperimentabili, in cui le rette sono (quasi) orizzontali o verticali:
queste ipotesi sono favorite dalla possibilità di usare in modo dinamico
la rappresentazione grafica e sono difficilmente prodotte a partire
dalle sole formule.
"...se il grafico fosse piatto...? ... una cosa che se ci attacchi un peso
non cresce mai...potrebbe essere un fil di ferro..." "se K è più grande
sarà sempre più tenero... ma fino a quando ? ...una cosa che se non ci attacchi
niente cresce lo stesso..."
Dal punto di vista didattico occorre, però, tener presente che
il forte impatto visivo delle rappresentazioni grafiche può fare
perdere di vista sia la formula, sia, soprattutto, i vincoli posti
dalla realtà fisica e i limiti di validità del
modello utilizzato: i valori numerici e le relative unità
di misura sono importanti per valutare se si è ancora entro tali
limiti. Sono opportuni frequenti richiami a tali problematiche.
L'insegnante può sollecitare riflessioni sulle ragioni dell'uso
di un certo strumento matematico (formula, tabella, grafico...) in una
determinata situazione: efficacia e ricchezza delle informazioni ricavabili,
possibilità di sintesi e trasformazione, evidenza delle relazioni,
possibilità di analisi quantitativa o qualitativa, possibilità
di esplorazione... Un obiettivo delle attività proposte è,
infatti, favorire un uso consapevole dei diversi modi di studiare il
fenomeno che si alternano nell'unità di lavoro.