PER REALIZZARE

Le situazioni proposte in questa unità didattica sono state sperimentate nella fascia di età 11-12 anni ma riteniamo che possano essere anticipate anche alla fascia di età 10-11 anni (vedi "quali scelte").

. . . per l'allievo

Non sono necessari prerequisiti disciplinari specifici.

Però, per avere risposte il più possibile spontanee e significative (necessarie per mettere in luce processi di pensiero degli alunni, stereotipi, ...) occorre che la classe non abbia ancora affrontato le regole del disegno prospettico.

. . . per l'insegnante

Ogni attività è costituita da un primo momento di lavoro/riflessione individuale, seguito da momenti collettivi di confronto/socializzazione/discussione degli elaborati.

Il ruolo dell'insegnante di mediatore culturale è fondamentale in ogni fase del lavoro, in particolare nella discussione dove la capacità di parafrasare, rinforzare e rilanciare interventi diventa cruciale per la costruzione sociale dei concetti.

E’ importante che il docente:

  • accetti inizialmente un linguaggio impreciso ma spontaneo, spesso ricco di significati per gli alunni
  • valuti gli alunni sulla partecipazione attiva, l’impegno e lo sforzo intellettuale dimostrati, piuttosto che sulla correttezza dei risultati ottenuti

e che, inoltre:

nei momenti di attività individuali, abitui gli allievi a:
  • esplorare situazioni problematiche e trovare soluzioni anche non standard;
  • scrivere i propri processi di pensiero, in particolare le strategie, complete o incomplete, corrette o errate
  • argomentare per sostenere o confutare ipotesi, giustificare strategie, spiegare processi, ecc.

nei momenti di attività collettiva:

  • valorizzi tutti i contributi degli allievi, mettendone in evidenza gli elementi più significativi e la coerenza con gli obiettivi, facendo sentire ciascun alunno protagonista
  • incoraggi il confronto e la discussione degli elaborati
  • renda consapevoli gli allievi che il lavoro collettivo è un ambiente favorevole allo sviluppo del pensiero, soprattutto per quanto riguarda la socializzazione di ipotesi argomentate
  • favorisca negli alunni l’utilizzo di termini, modellizzazioni e copioni argomentativi corretti utilizzati da un compagno, al fine di esprimere e articolare meglio il pensiero di ciascuno. In questo modo rende consapevoli gli allievi dell’importanza dell'immedesimazione e dell’imitazione.
  • consideri l’errore come un importante elemento del processo di pensiero degli alunni e un’occasione per analizzare tale processo.
    In tutte le attività dell'unità di lavoro è importante che le risposte errate non siano corrette dall'insegnante o scartate: solo attraverso il confronto e/o l'analisi delle risposte la classe, con l'aiuto dell'insegnante (ma non l'insegnante), sarà in grado di scegliere quelle corrette e di argomentare gli errori individuati.
    In tal modo ogni risposta è valorizzata e anche l'errore è un momento di crescita collettiva: ogni alunno socializza, sostiene, eventualmente modifica, quindi arricchisce, i propri processi di pensiero e il proprio linguaggio mentre la classe, con la guida dell'insegnante, viene abituata all'argomentazione e alla riflessione su processi di pensiero diversi dai propri, imparando a distinguere quelli corretti. In questo senso, le attività sono anche occasione per osservare come un problema possa talvolta avere più di un processo risolutivo corretto.

Per la riuscita del lavoro è fondamentale che tale contratto didattico sia chiaro, per permettere a tutti di esporre liberamente le proprie idee.
Dalla nostra esperienza emerge che non sempre i più scolarizzati sono i migliori, anzi molti ragazzi di fascia medio-bassa sono quelli che all'inizio hanno più intuizioni. Questo tipo di contratto didattico fa prender loro coraggio e si nota che fino alla fine del percorso partecipano costantemente ed efficacemente alle attività, riuscendo ad esprimersi in modo sufficientemente chiaro.

. . . per le condizioni materiali

Per il percorso proposto non sono necessari particolari strumenti: gli oggetti utilizzati sono reperibili in qualsiasi scuola.

Per l'estensione del percorso, occorre disporre di:

  • macchina fotografica
  • lucidi