PER PROGRAMMARE

L’unità “ … la prospettiva…” si caratterizza per alcune esplicite intenzioni come, ad esempio, la costruzione collettiva di un sapere geometrico necessario per risolvere problemi, la scelta di un campo di esperienza, quale quello della prospettiva, che ha implicazioni didattiche abbastanza chiare in una geometria dallo spazio al piano e, la progettazione - realizzazione di attività centrate sulla collocazione del singolo allievo nella storia del gruppo classe e in una storia sociale - culturale più ampia. A questo proposito viene fornito ai ragazzi un documento storico ( pagine tratte dal "De Prospectiva Pingendi" di Piero della Francesca ) che essi dovranno interpretare e collocare all'interno della classe come "voce aiutante" nella soluzione di problemi di rappresentazione.
In questo modo si risponde al bisogno di organizzare le proprie conquiste in riferimento alle conquiste culturali dell'umanità, senza assumere modelli in modo rigido. Con una serie graduata di attività ci si avvicina alla geometria senza misura in cui si trattano i problemi di incidenza, dando così al disegno geometrico con la riga la funzione di strumento di matematizzazione. Inoltre l'ingresso della geometria "senza misura" inibisce l'uso di uno strumento di validazione tipico delle scienze sperimentali e pone il problema della giustificazione in geometria, non basata sull'esperienza diretta, ma sulla deduzione da altre proprietà ammesse. (vedi l'unità di lavoro H del progetto "Modelli")


- DAI PROGRAMMI VIGENTI

- DALLE PROPOSTE MINISTERIALI - UMI - DEL 2001