C3. ... dai ragazzi

L’insegnante ha chiesto ad un’alunna (Lisa) di leggere la parte iniziale del suo testo.

"Come P. della Francesca ci dice io ora provo a costruire la stanza con il pavimento pieno di piastrelle. Tutte le linee si dovranno ritrovare in uno stesso punto che è l’incrocio tra i lati degli angoli di base del pavimento, che io con un tratteggio farò vedere in un disegno. Le linee orizzontali dovranno essere sempre più strette perché, come dice Piero, noi vediamo sempre più piccolo e sempre più in stretto."

La scelta di questo elaborato, da parte dell’insegnante, è dovuta a diversi fattori:

  • Lisa trasferisce immediatamente il metodo di P.d.F. al problema del disegno dell’aula;
  • individua con chiarezza la costruzione del punto di fuga;
  • cerca un suo "metodo" per tracciare le linee orizzontali basandosi su ciò che P. d. F. trattava nel primo brano relativamente alla visione.

I ragazzi intervengono immediatamente interrompendo la lettura della compagna, perché trovano o non trovano corrispondenza con ciò che essi hanno espresso (stralcio di discussione1). Alcuni di loro trovano complicata l’esposizione sintetica di Lisa e cercano, con i loro interventi, un’articolazione più distesa del contenuto, eventuali esemplificazioni e il chiarimento di alcuni termini. (stralcio di discussione2)

Il procedere della discussione articola sempre più il genere di discorso dell’istituzionalizzazione e sotto la guida dell’insegnante i ragazzi si appropriano di un linguaggio più generale, tipico della matematica. (stralcio di discussione3)