A2. ... dai ragazzi I ragazzi nel disegno hanno presentato le tipiche difficoltà individuabili nella rappresentazione del cubo:
Nella verbalizzazione i ragazzi si sono espressi elencando varie difficoltà:
Alcuni ragazzi dichiarano di non avere incontrato difficoltà nell'esecuzione del disegno ed esplicano un " metodo " per rappresentare il cubo ( protocollo 4); altri non colgono i problemi presenti nella rappresentazione e si soffermano invece su elementi superflui ( protocollo 5). Tutti i protocolli hanno messo in evidenza la complessità della rappresentazione dal tridimensionale al bidimensionale. La particolare posizione del cubo ha indotto molti ragazzi a immaginarsela diversamente e a basarsi sulla classica immagine del cubo, mettendo in evidenza la contraddizione tra " ciò che so " e " ciò che vedo " . Il linguaggio, forse perché si tratta di un oggetto geometrico, diventa più specifico, perdendo in parte la complessità e la fatica delle verbalizzazioni precedenti. ( protocollo commentato). Nella discussione successiva, i ragazzi individuano facilmente quali sono le rappresentazioni più simili alla realtà e esplicano con chiarezza le difficoltà incontrate ( 1 - 4). Il linguaggio diventa più tecnico ed i ragazzi ascoltano con interesse i compagni che hanno cercato un metodo di soluzione e che lo esplicitano (12 - 13). Si giunge abbastanza velocemente ad una istituzionalizzazione del disegno del cubo in prospettiva centrale ( 46 - 50).
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