A2. ... per l'insegnante

Il cubo è un " oggetto artificiale ", caratterizzato dall'uguaglianza degli spigoli. Questo dato è colto con immediatezza dai bambini che spesso tendono a riprodurlo nei loro disegni. Questa modalità di rappresentazione, che conserva l'uguaglianza di lunghezze, secondo direzioni privilegiate, è sistemata teoricamente nella geometria descrittiva con la cosiddetta assonometria isometrica, tipica del disegno tecnico. L'obiettivo dell'attività non è però quello di sviluppare, in modo esclusivo, alcune strategie di disegno tecnico, ma piuttosto di trattare il disegno in modo funzionale allo sviluppo complessivo del bambino. Si sposta, quindi, l'attenzione sulla rappresentazione del mondo visibile secondo criteri di verosimiglianza. Il disegno dal vero del cubo, oggetto regolare, è posto proprio per verificare se i ragazzi riescono a staccarsi dalla visione comune isometrica del cubo per andare verso una rappresentazione di prospettiva centrale.

I prodotti degli allievi potranno essere classificati secondo un ristretto numero di tipologie note nella letteratura sul disegno infantile. La catalogazione dei prodotti è molto importante perché è alla base della pianificazione della successiva discussione di bilancio.

La verbalizzazione ha lo scopo di rendere esplicito il percorso dell'alunno nell'affrontare la rappresentazione del cubo. La funzione del linguaggio nell'orientare volontariamente il disegno verso la riproduzione della visuale è fondamentale; si può ipotizzare che gli allievi usino il linguaggio, almeno tra sé e sé, per orientare le loro strategie di disegno.

La discussione di bilancio si propone di confrontare le diverse rappresentazioni e di giungere, se possibile, ad una strategia di rappresentazione condivisa.

La discussione potrà essere gestita con modalità diverse:

  • immediatamente dopo la conclusione del disegno;

  • a distanza di qualche giorno.

In ogni caso si giungerà ad istituzionalizzare la rappresentazione in prospettiva centrale del cubo.