B1. ... dai ragazzi

Leggendo i progetti degli alunni si può trovare il differente livello di consapevolezza che ciascuno di essi ha acquisito del fenomeno e di conseguenza la distanza più o meno grande dall’obiettivo-concetto di rapporto. Ciò si evince dalla descrizione più o meno puntuale del meccanismo e della funzione dei collegamenti rigidi e più liberi.Le relazioni di causa-effetto possono essere esplicitate con chiarezza e correttezza o espresse ancora in modo confuso, dando luogo a progetti dai più chiari ed essenziali ad altri confusi contenenti operazioni superflue.

Il testo uno evidenzia una notevole padronanza del meccanismo nella sua completezza: l’alunno infatti si organizza una verifica essenziale, ha capito che il numero di giri delle ruote della bicicletta sarà uguale ai giri della ruota dentata piccola, perciò è inutile contare i giri delle altre ruote. Egli mostra di aver capito la diversa funzione e funzionalità dei vari collegamenti: rigidi-liberi. Il suo ragionamento è motivato anche in termini di rapporto ( si osservi il disegno ). L’alunno progetta inoltre una seconda verifica che, sganciandosi dalla meccanica della trasmissione del movimento nella bicicletta, generalizza il concetto di rapporto a due ruote qualsiasi di diversa grandezza. ( si veda il disegno )

Il testo due mostra una buona ma incompleta padronanza del fenomeno: anche quest’alunno ha capito che è importante contare i giri della ruota condotta (dentata piccola), ma a differenza del primo egli non ha ancora colto il fatto che il mozzo unisce in modo rigido la ruota condotta alla ruota posteriore della bici, perciò ha bisogno di organizzare la verifica in due tempi per controllare anche il numero di giri della ruota posteriore, facendosi aiutare da un compagno. Si può inferire che a monte di questo progetto ci sia la consapevolezza che la ruota condotta faccia più giri della ruota motrice mossa dai pedali.

Il testo tre progetta una verifica che potrebbe denotare a monte una scarsa padronanza del meccanismo sia nei suoi collegamenti rigidi che in quelli più" liberi": l’alunno non motiva, evita di ripercorrere anche solo mentalmente la trasmissione del movimento e si mette al sicuro ponendo a guardia di ciascuna ruota un compagno.

L’insegnante porrà particolare attenzione nelle fasi successive al gruppo di alunni che ha prodotto testi errati o ambigui o simili al due e al tre.