A2. ... per l'insegnante Questa richiesta ha l obiettivo di favorire negli alunni una prima ricostruzione mentale intenzionale di una situazione esperita fuori dalla classe: consapevolezza della trasmissione del movimento dal pedale alle ruote, funzione diversa dei vari ingranaggi, giustificazione in termini di causa-effetto dei vari collegamenti. Si tratta di un primo approccio per arrivare gradualmente a padroneggiare la trasmissione del movimento, prendendo coscienza altresì dei vincoli cui sono soggetti i vari tipi di collegamenti per giungere infine a modellizzare la situazione in termini di rapporto. Essa mette in moto processi mentali di notevole valore cognitivo: produzione di ipotesi; ricostruzione intenzionale, nello spazio visivo interno, della situazione dinamica esperita fuori dalla classe; lavoro argomentativo su tale situazione dinamica. L impossibilità di far funzionare la bicicletta al momento induce gli alunni a provare per via argomentativa diverse ipotesi progettuali di funzionamento, ad assumersi la responsabilità di scegliere lipotesi più coerente in relazione ai nessi causali che essi stessi assumono come provvisoriamente validi ; il loro processo di apprendimento si concretizza in una serie di ipotesi che via via devono vagliare, assumere e/o scartare in un susseguirsi di operazioni logiche multiple, contemporanee e stringenti. Acconsentire a farla funzionare avrebbe impoverito molto questa ricca e complessa attività mentale. Daltra parte, nel caso della bicicletta, gli alunni dispongono di unampia possibilità di ricorrere a situazioni di riferimento extrascolastiche coinvolgenti e significative. Linsegnante ha lasciato che gli alunni lavorassero da soli, stimolando una maggiore chiarezza o completezza attraverso domande scritte individuali e fornendo su richiesta un minimo di terminologia. Solo tre-quattro alunni della fascia bassa sono stati aiutati a districare il loro pensiero: in questo caso linsegnante è stata molto cauta a rispettare le immagini mentali evocate dal bambino. |