I meccanismi e gli ingranaggi che questi contengono sono i due campi di esperienza esplorati dai bambini in questa unità di lavoro.

Il punto di partenza sono i meccanismi conosciuti dai bambini e contenuti in oggetti quotidiani e in oggetti fantastici. La focalizzazione è sul funzionamento; viene infatti richiesto di osservare, disegnare e spiegare il funzionamento.

Situazione A

Ogni alunno esplora un oggetto contenente un meccanismo: lo osserva, lo manipola, lo disegna, ne spiega il funzionamento.

In questa prima fase l’attenzione è centrata sul meccanismo, l’insegnante stimola la costruzione nel linguaggio geometrico utilizzato nelle descrizioni.

Situazione B

Ai bambini viene richiesto di ipotizzare il funzionamento di un oggetto chiuso di cui non si vede il meccanismo ( correttore a nastri — bianchetto). L’oggetto viene quindi aperto e il meccanismo osservato. Dal confronto delle diverse ipotesi nasce un testo collettivo. Infine si fa funzionare l’oggetto.

La successione dei diversi momenti di lavoro è studiata in modo da condurre i bambini alla costruzione di un testo comune che verifichi le ipotesi individuali.

Vengono istituzionalizzate le seguenti ipotesi: la contemporaneità del movimento delle ruote, la necessità che le ruote siano ingranate e i versi opposti di rotazione.

Situazione C

I bambini osservano l’ingranaggio costruito dall’insegnante con prototipi di ruote dentate, lo vedono in movimento lo disegnano e lo descrivono con l’aiuto di domande guida.

Si arriva a formulare il primo enunciato di Erone: due ruote ingranate hanno versi di rotazione opposti.

Situazione D

Ogni alunno osserva l’immagine dell’oggetto della macchina, riflette sul disegno e con l’aiuto di domande-guida lo descrive e ne ipotizza il funzionamento.