QUALI SCELTE
Tutte le attività d'insegnamento
- apprendimento proposte nell'unità sono collettive in quanto riferite
in senso stretto al gruppo classe costituito da insegnante ed allievi.
Tutti i soggetti prendono parte all'attività, ma i motivi sono
diversi e, pur mirando ad una maggiore omogeneizzazione attraverso le
discussioni, resteranno diversi. Poiché accettiamo ed anche valorizziamo
questa diversità, non ci preoccupa il problema epistemologico della
possibilità di accedere ai motivi individuali. Il nostro problema
è quello di determinare un nucleo centrale irrinunciabile la cui
condivisione cosciente ( reale o ipotizzata ) è il motivo o il
complesso di motivi del progetto. Nelle nostre intenzioni i motivi, pur
essendo in primo luogo degli insegnanti, sono destinati ad essere "appropriati"
da parte degli allievi, a quel livello di coscienza, che è loro
adeguato, attraverso la scelta delle attività più opportune.
I motivi sono di livello diverso,
ma il loro intreccio è strettissimo. Proviamo ora ad enunciarli
dai più generali ai più specifici:
A. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI
DELLA CONOSCENZA
La conoscenza è un
processo sociale, che si sviluppa attraverso il contributo di individui
diversi che operano insieme. Questo atteggiamento ha importanti conseguenze
sul piano didattico:
- progettazione e realizzazione
di significative attività collettive per la classe;
- progettazione e realizzazione
di attività centrate sulla collocazione del singolo allievo
nella storia sia del gruppo classe, sia del gruppo sociale più
ampio.
B. ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI
DELLA MATEMATICA
All'interno di questa tematica
emergono subito diversi problemi:
- il rapporto matematica-realtà.
Questo ha determinato la scelta di un campo di esperienza, i meccanismi
e gli ingranaggi, tipicamente extramatematico. Gli ingranaggi, i meccanismi
che li contengono e le figure che consentono una loro modellizzazione
geometrica sono gli artefatti presi in considerazione in questo lavoro.
La scelta di un contesto didattco ricco di oggetti concreti presenta
limiti e vantaggi per l'attività matematica. Tra i limiti ricordiamo
il pericolo che gli oggetti concreti inducano processi cognitivi di
tipo quotidiano e non matematico. Tra i vantaggi osserviamo la potenzialità
dell'esplorazione dinamica guidata della realtà come passo
preliminare verso esplorazioni dinamiche mentali, fondamentali per
lo sviluppo del ragionamento matematico. Pertanto tutte le unità
di lavoro relative a questo campo d'esperienza (Unità di lavoro
L ed M di "Linguaggi" e M del progetto "Modelli")
hanno come preludio l'osservazione, la descrizione e l'esplorazione
di oggetti contenenti ingranaggi.
- Il rapporto teorico-empirico.
La matematica è parte della conoscenza teorica e, dunque, non
può ridursi all'analisi anche attenta di dati o fenomeni. Il
suo scopo è sempre, comunque, quello di inserire il nuovo in
un sistema teorico esistente o, quando questo non è possibile,
di costruire un sistema teorico nuovo. L'elemento caratterizzante
le tre unità di lavoro è la tensione verso la costruzione
di un sapere teorico. Nella unità proposta per i bambini del
primo ciclo (Unità di lavoro L di "Linguaggi" ) l'esplorazione
dinamica degli oggetti o delle rappresentazioni degli oggetti porta
alla assunzione di connettivi linguistici fondamentali nella produzione
di enunciati di tipo generale (se
allora, poiché
allora).
L'unità di lavoro, proposta per il secondo ciclo della scuola
elementare (Unità di lavoro M di "Linguaggi" ) si
caratterizza per la costruzione sociale di una teoria: il funzionamento
degli ingranaggi. L'attenzione della unità di lavoro proposta
per la scuola media (Unità di lavoro M del progetto "Modelli")
è su problemi di costruzione geometrica relativi a cerchi tangenti
che modellizzano ruote dentate. Anche in questo caso l'obiettivo è
quello di validare con ragionamenti generali le osservazioni fatte
empiricamente.
Queste unità di lavoro
mostrano come il campo d'esperienza degli ingranaggi consenta l'approccio
precoce ai teoremi, con l'enunciazione di una teoria, la produzione
di enunciati e la costruzione delle relative dimostrazioni. E' chiaro
che la transizione dalla matematizzazione alla costruzione di enunciati
è un problema particolarmente delicato che, alla scuola elementare
o nel primo anno della scuola media può essere solo avviato,
anche se appare particolarmente utile che in questa fascia scolare si
prepari il terreno.
C. LA COSTRUZIONE DEI CONCETTI
DELLA GEOMETRIA
L'attività sul cerchio
viene riconosciuta come campo d'esperienza in relazione a quello degli
ingranaggi, infatti nella rappresentazione grafica di ingranaggi piani
con ruote complanari si passa dal disegno a mano al disegno con il compasso
centrato per tentativi fino al disegno con il compasso per risolvere
un problema di costruzione geometrica (Unità di lavoro M del
progetto "Modelli"). La presenza di oggetti fisici manipolabili
e le loro rappresentazioni e la discussione di problemi di funzionamento
e di problemi di costruzione geometrica chiama in gioco almeno due teorie
nel processo di modellizzazione matematica: la geometria di Euclide
e la cinematica di Erone.
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