D2... dai ragazzi

A questo punto del lavoro i bambini rispondono alle consegne utilizzando sia gli strumenti iconici introdotti che il linguaggio verbale del quotidiano, raggiungendo via via una maggiore padronanza del funzionamento interno delle CT e della matematica in esse incorporata (protocollo 1, sintesi di discussione)

La risposta dei bambini é molto chiara ed esauriente quando viene chiesto loro di seguire passo passo cosa avviene rispettivamente nell'unico registro di memoria delle CT "meno sveglie" e nei due registri di memoria di quelle "più sveglie", quando sia loro chiesto di battere la stessa sequenza di tasti con l'obbiettivo di calcolare l'espressione 27+15x31.

Seguendo passo passo ciò che si batte, ciò che si vede, ciò che succede in memoria, i bambini riescono ad entrare nel funzionamento logico-tecnologico delle CT e ad individuare nettamente i due diversi programmi di calcolo di una espressione che sono incorporati nei due tipi diversi di CT.

Così facendo viene sempre meglio focalizzato che le CT "più sveglie" hanno e usano due memorie per questo calcolo, mentre le CT "meno sveglie" hanno e usano una sola memoria.

Dall'ultima consegna riguardante la calcolabilità di espressioni, i bambini possono toccare con mano che il grado di complessità di un'espresione non dipende dalla semplicità o dalla quantità dei numeri coinvolti, ma essenzialmente dalla sua struttura (così la struttura dell'espressione "8+5:2" é più complessa di quella dell'espressione "0,321x312x440").