B1... per l'insegnante

Le due consegne, nel loro complesso, permettono un confronto con la realtà. In entrambe le situazioni, il bambino verbalizza il suo pensiero e le sue azioni, ma entrano in gioco elementi diversi: prima la memoria di precedenti esperienze, o semplici manipolazioni in classe, o l'immaginazione, e poi l'attenzione che viene posta all'interazione, in diretta, con la particolare calcolatrice.

Il tipo di descrizioni richieste in questa attività è differente da quello della precedente situazione A, perchè non riguarda un oggetto statico nella sua struttura, ma un qualcosa che è mutevole, in quanto connesso alle risposte a determinate azioni sulla tastiera. Questo tipo di descrizione richiede e stimola un'attenzione che è fondamentale per poter interagire costruttivamente con il mondo tecnologico.

Il confronto tra i due testi permette di ridurre la diversità di conoscenze tra i bambini, sia che abbiano o no avuto già qualche esperienza con le calcolatrici.

La richiesta di descrivere e rappresentare con gli schemi TASTO/VISORE (schema1) e BATTO/VEDO/COMMENTO (schema2) il processo di scrittura di numeri interi, così come quella successiva di scrittura di numeri decimali, permette di porre l'attenzione al valore posizionale delle cifre.