Protocollo relatico alla scheda 2 di verifica

Commento: è da notare che nessuno dei due bambini spiega il ragionamento seguito nella risoluzione. La spiegazione del ragionamento in questa consegna non era esplicitamente richiesta, ma l'insegnante dovrà sicuramente chiederla ai bambini per verificare come sono arrivati alla risposta. Nel primo caso infatti la risposta errata (12 ore) deve essere riportata a come il bambino è arrivato a darla: l'insegnante potrà chiedere, per iscritto," fammi vedere come hai contato". In questo modo si potrà vedere se c'è un errore nello scrivere le ore dalle 22 alle 24 o dopo le 24, se i due periodi vengono spezzati, se c'è un errore nel mettere insieme.

Nel secondo bambino potrebbe essere una minima indicazione del ragionamento seguito quel "in tutto" iniziale che potrebbe indicare che il bambino ha tenuto conto del periodo prima e dopo la mezzanotte. Tuttavia l'indicazione non è sufficiente, molto spesso, infatti, "in tutto" non è che una parola chiave presente nei testi dei problemi che finisce per guidare il bambino a "mettere assieme" i dati con il + non sulla base della situazione problematica, ma sulla base dell'indicatore linguistico trovato nel testo.

PRECISAZIONI
L'abitudine alla spiegazione del ragionamento deve essere progressivamente, dalla fine della classe prima, introdotta chiedendo i bambini, se verbalizzare li disturba nell'intuizione della risoluzione, di lasciare comunque sul foglio qualche traccia di come procedono nella risoluzione, anche solo segni grafici, frecce o simili. La verbalizzazione del procedimento risolutivo prima di attuarlo non è, infatti, efficace in tutti i casi, anche se molto spesso fornisce una traccia per controllare la correttezza del proprio modo di procedere. Ci sono infatti dei bambini che non riescono a verbalizzare il proprio procedimento risolutivo prima di attuarlo e che intuiscono la strategia risolutiva senza riuscire a verbalizzarla. A tali bambini deve essere data la possibilità di procedere nella risoluzione, chiedendo, se mai, di spiegare, a posteriori, passo passo ciò che stanno facendo.
Ci sono dei bambini che preferiscono utilizzare i formalismi introdotti (segni algebrici, grafo) e che si limitano a scrivere a fianco dei numeri usati che cosa sono e a segnare sinteticamente a lato cosa stanno facendo.
La classe seconda e la classe terza sono le classi in cui le strategie risolutive e di conta, che spesso, ovviamente, si mischiano, prendono forma ed in cui i bambini imparano a rendere conto, con la verbalizzazione o altro, del proprio procedimento risolutivo.
Occorre pertanto non perdere queste occasioni e continuare ad invitare i bambini a spiegare come hanno risolto e come hanno contato, evitando di farlo solo quando la risposta del bambino è errata, anche perchè, in alcuni casi, i bambini arrivano a dare la risposta giusta utilizzando un procedimento errato e viceversa, ma soprattutto perchè il procedimento risolutivo deve via via rivelarsi come centrale rispetto al risultato che il bambino scrive nella risposta.

Primo bambino

Ha dormito 12 ore.

Secondo bambino

In tutto ha dormito 10 ore.

 

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