LEZIONE DEL 3/12/01
(Note per il lettore: in rosso i commenti dellosservatore; in nero
i fatti che sono avvenuti durante la sessione di lavoro; evidenziate in
giallo le parti ritenute più significative da me, ossia dallinsegnante
che conduce la ricerca).
CONSEGNA: vedi scheda.
GRUPPO: CARLOTTA, LUCREZIA, SIMONE.
ORIENTATO AL GRUPPO: CARLOTTA.
ORIENTATO AL COMPITO: SIMONE.
MEMORIA DEL GRUPPO: LUCREZIA.
CAR legge ad alta voce il testo della consegna fino al punto 1 e interpreta
con parole proprie quanto appena letto, per accertarsi che sia chiaro
anche per i compagni. I ragazzi considerano, quindi, la cartina che riproduce
le linee ferroviarie.
SIM: Ma che giri fanno i treni!
La rappresentazione relativa alla rete ferroviaria
produce sconcerto in SIM, in quanto presenta un incrocio di rette, che
è molto distante dalle abituali carte stradali.
CAR: Devono andare da Bologna a Vicenza.
Prende la cartina suddetta e individua le due città. Legge quindi
il primo punto della scheda.
Gli studenti considerano sulla cartina i 2 percorsi indicati nel testo
per spostarsi da Bologna a Vicenza. SIM sostiene che occorre guardare
il quadro Bologna/Verona, Perché Verona è la prima
coincidenza.
CAR prende il quadro corrispondente: Bologna/Verona,
Bologna centrale, parte alle 7 e 35.
LUCR: No, è troppo presto!
CAR: Allora 9 e 35, che arriva alle 11 e
15. Bocciata, perché deve arrivare prima delle 11, allora questo
non si può fare, perché è troppo lungo!
Non è avvenuta una totale comprensione della
situazione problematica, ma la motivazione potrebbe essere ricondotta
ad un errore di lettura.
Passano a considerare il tratto Bologna/Padova.
SIM: 8 e 47:
CAR: Arriva a Padova alle 10 e 15.
SIM: Allora di là abbiamo sbagliato,
dovevi guardare qua. E indica più in basso, ritiene
infatti che non abbiano letto correttamente lorario.
CAR: no, perché era troppo presto,
vuol partire dopo le 8, e quello è prima, poi per un po non
ce ne sono più e quello delle 9 e 35 arriva alle 11 e 15, quindi
arriva troppo tardi. Hai capito?
Manifestazione della funzione di chiarimento.
CAR: Adesso da Padova a Vicenza. A che ora
avevamo detto che arrivava?
LUCR: Alle 10 e 15.
CAR: 10 e 31, c è la coincidenza
ed arriva alle 10 e 51: questo potrebbe andare bene!
CAR si è impadronita dei fogli della scheda e non consente agli
altri di toccarli, anche se sia SIM che LUCR sembrano interessati all
argomento, tanto che SIM si alza per sistemarsi vicino alla coordinatrice
e LUCR si sporge sulla sedia, per vedere meglio. CAR, però, non
solo è prepotente in questo senso, ma non lascia intervenire i
compagni nel suo ragionamento, che ritiene assolutamente corretto: Non
sono mica stupida ripete più volte, quando provano
a consigliarle di considerare un quadro piuttosto che un altro.
La coordinatrice prende nota sul testo degli orari individuati:
BOLOGNA/PADOVA 8:47-10:16, PADOVA/VICENZA 10:31-10:56.
La produzione di segni ha al momento solo scopo
riassuntivo.
SIM si stupisce del fatto che da Padova a Vicenza il treno impieghi un
tempo pari a 40 minuti.
CAR: Da qui a qui, (e intanto indica sulla
cartina ferroviaria le 2 città), non è lontano.
SIM inizia ad annotare queste prime osservazioni, per poi utilizzarle
nella stesura della relazione sulla scheda.
CAR legge silenziosamente la consegna, SIM si avvicina per poter partecipare
e LUCR, che pur se un po svogliata, è dispiaciuta di essere
tagliata fuori, cerca di non restare indietro:
Cos altro chiede?
CAR legge ad alta voce il secondo punto, ma non riesce a capire la richiesta:
Cosa dobbiamo confrontare?
Chiara difficoltà nel
rapportarsi con situazioni, si di vita reale, ma nuove, mai sperimentate.
SIM: Questi. E prende la carta
ferroviaria.
CAR: Bisogna misurare, righello!
SIM cambia però idea forse i quadri da considerare sono quelli
con gli orari.
Emerge limportanza della terminologia e delle
parole chiave: se non si riesce a padroneggiare alcuni significati e a
rapportarli alle giuste situazioni di riferimento, si rischia di non essere
in grado di addentrarsi nell esercizio. Per risolvere questo tipo
di problemi, la figura dell insegnante e la sua azione chiarificatrice
sono indispensabili.
CAR: Prof, i quadri è la cartina no?
PROF: No, questo è lindice delle linee ferroviarie,
i vari quadri da guardare sono questi qua e vi ricordo che avete anche
i km.
SIM: Ah!
CAR consulta quindi i vari quadri per ottenere la distanza chilometrica
fra le varie città considerate: Bologna/Padova
123 km
., Padova/Vicenza
. Bisogna.., 21
, 154 km Bologna/Vicenza
(lo annota); Bologna/Verona 114, Verona/Vicenza
120-68 uguale a 52, allora sono 114+52 uguale a 166.
SIM: E più corta Bologna/Padova/Vicenza,
sembra al contrario però di questa cartina, indica
la carta con le linee ferroviarie.
I calcoli effettuati allo scopo di rispondere alla
domanda del compito diventano ambito di scoperta: la cartina ferroviaria
sembra fornire una situazione diversa dalla reale. Questo è un
momento di dinamica interno/esterno, produce infatti lattivazione
della funzione di controllo e un completo cambiamento di punto di vista:
inizialmente la mappa delle linee ferroviarie sembrava sufficiente a giungere
ad una corretta risposta alla domanda proposta.
Decidono conseguentemente di misurare le distanze su tale mappa.
CAR: Dai calcoli sono 12 km di differenza,
non sono tantissimi.
La carta non rispecchia tale risultato. SIM come prima reazione ha il
sospetto che o i calcoli o le misure fatte siano errati.
Latteggiamento di SIM è frutto della funzione di controllo.
CAR smentisce questa possibilità e passa a leggere la domanda successiva,
che chiede se l itinerario individuato è anche quello che
comporta un tempo di percorrenza minore. Consultando i quadri, ottiene
che : Parte alle 8 e 47, arriva alle 11 e
15, un quarto dora e arrivo alle 9, per arrivare a Padova ci mette
unora e mezza e da Padova a Vicenza mezz ora. Allora Bologna/Padova
/Vicenza ci impiega 2 ore.
SIM, per aver modo di annotarlo chiede a CAR di ripetere il risultato
ottenuto, lei ripete tutto il ragionamento e conclude che il risultato
corretto è 1 ora e 51 .
Funzione di chiarimento e contrattuale.
CAR: L altro, quello che passa da Verona,
ci mette dalle 9 e 35 alle 11 e 15, quanto tempo c è
.,
1 ora e 40, più mezz ora sono 2 ore e 10.
SIM: No.
CAR: Sì, 2 ore e 10, l altro
ci mette 1 ora e 51.
SIM: Quale ci mette meno?
Bologna/
Padova.
CAR: Sì.
CAR: 4 chiede quale itinerario consigliereste
ai Van Per Tren
.Bologna/Padova.
SIM propone di considerarne un altro.
CAR: Non c è perché dobbiamo
partire da Bologna.
SIM: Nel senso di fargli fare un altro itinerario,
perché loro considerano solo quei 2 lì, e magari ce n
è un altro.
CAR rifiuta quest ipotesi: Serve solo
a complicarsi la vita, non ce ne saranno tanti altri che rientrano in
questo orario.
Passano alla domanda successiva, in cui si chiede quale fra l indice
grafico delle linee ferroviarie e le usuali cartine geografiche sono più
fedeli nella rappresentazione delle distanze e di giustificare la risposta.
CAR rilegge silenziosamente il testo e afferma che occorre vedere Quale
delle 2 è più precisa.
SIM: Questa qua (indica quella ferroviaria)
non è tanto precisa, perché questo tragitto qua,(indica
Bologna/Verona/ Vicenza) che sulla carta è più corto, è
invece molto più lungo.
La deduzione precedente, relativa alla mappa ferroviaria,
porta SIM immediatamente alla corretta conclusione, grazie allutilizzo
della funzione di ricordo. Per CAR però ciò non è
sufficiente: per lei bisogna validare, quanto sostenuto. Per questo occorre
giungere ad un confronto fra grandezze numeriche della stessa natura e
quindi recuperare il concetto di scala: manifestazione della funzione
di controllo e di quella programmatrice.
CAR sostiene invece che quanto trovato non basta, Per
saperlo sul serio, devo sapere la scala.
LUCR: Ma nella cartina dellItalia le
strade non si vedono, quindi è meno precisa.
LUCR riesce a produrre una congettura fondata sul
concetto di lunghezza della strada e non su quello di distanza, forse
deviata dall aver fissato a lungo precedentemente l attenzione
sulla carta ferroviaria. Probabilmente (non riesce ad esprimersi molto
bene, anche perché nessuno la incoraggia o le dà modo di
farlo, cè una grande differenza fra la sua situazione e quella
di Cristina), vorrebbe solo osservare il fatto che, in genere, una cartina
peculiare di una regione è molto più precisa di una cartina
dellItalia, in cui tale regione è solo una piccola porzione.
Questo ragionamento non sarebbe sbagliato se si considerassero due carte
geografiche, la cui fedeltà alle rappresentazioni è equivalente.
Ecco quindi individuata la lacuna: manca la completa comprensione della
situazione problematica, le cui parole chiave sono fedeltà
alla rappresentazione.
CAR: Secondo me, invece, tracci questa linea
qua che ho tracciato io, che non è la linea ferroviaria (congiunge
Bologna e Vicenza), perché la linea ferroviaria non è la
distanza sulla cartina
SIM: Sulla cartina è quella in linea
d aria.
CAR intanto misura: 7 e mezzo.
SIM: Però ti serve la scala , nella
cartina in fondo cè?
CAR: Direi di sì, perché è
una cartina geografica (intanto la prende), scala
1:5000000.
SIM: Prendiamo le misure allora.
Esempio di grande rilievo dellimportanza dell
interazione sociale: CAR e SIM stimolano reciprocamente lattivazione,
l uno nell altra, della funzione programmatrice. Entrambi
inoltre sono fonte di chiarimento per il compagno e, grazie alla funzione
deittica, anche mezzo per fissare alcuni termini particolari.
CAR: Prof, che scala è questa cartina
qua? Indica quella ferroviaria.
PROF: Non cè scritta la scala , cosa vorrà
dire?
Che
che non è in scala!
PROF: Voi cosa avete calcolato, questa linea retta, però
questi km qua ( indica la linea) non li riuscite a calcolare, potete
però calcolare questo e questo ( indica le linee ferroviarie
che uniscono Bologna e Vicenza) ed avete visto che questo ( Bologna/Padova
) è più corto di questo.
CAR: Sì.
PROF: Anche se sembra più lungo, quindi vuol dire che
le distanze non sono rispettate.
Lintervento del professore è di chiarimento
e conferma la tesi di SIM, nonostante questo CAR non è ancora convinta,
ha bisogno di un riscontro pratico, di misure e quindi valori, come elementi
di validazione.
SIM: Invece, nella cartina questo (
tratto Bologna/Padova) è più lungo
di questo.
CAR non è sicura e rifà le misure.
PROF: Quindi vedi che nella realtà è il contrario?
Questo vuol dire che le cartine degli orari dei treni non sono in scala,
ma secondo voi è una cosa brutta?
SIM: Basta che ci siano tutte le linee ferroviarie
che vanno nella direzione giusta.
PROF: Anche perché quando uno va in treno, è più
interessato al tempo e a dove va, che alla distanza.
Anche questa, a suo modo, potrebbe essere una azione
in zona di sviluppo prossimale: nella produzione di una rappresentazione
è necessario focalizzare e dare una descrizione accurata dei parametri
veramente importanti per il proprio scopo, il resto non è essenziale.
Per verificare la tesi appena formulata, i ragazzi si accingono a misurare
le distanze fra le città sulla cartina geografica, in modo da convalidare
l idea che essa rispecchia la situazione reale, descritta dai quadri
degli orari.
SIM: Fai il triangolino
., qui si vede
che questo è più corto, (tratto Bologna/Padova),
di questo, infatti, uno viene 1.8+0.6 e l
altro 1.8+0.8, allora la cartina dell Italia è più
precisa.
Manifestazione della funzione di controllo.
CAR: Consideriamo la scala e
SIM: Comunque già così si vede
che questo è più lungo (Bologna/Venezia)
LUCR: Passiamoli in scala e vediamo quanti
km viene.
CAR esegue i calcoli: 2.4 cm
, sono
1.2*10^7.
SIM: E esagerato ce ne sono meno.
CAR: Sarebbe 12000000 km.
SIM: Questi sono cm, che sono quanti km?
CAR: Cm, dm, m, dam, hm, km, 120 km. Allora
bene o male ci siamo.
LUCR: Lì, quanti erano?
CAR: 154.
SIM: E laltro?
CAR: Fallo.
SIM: 1.3*10^7.
CAR: 1.3*10^7 sono 130 km, allora sono 10
km di differenza, bene o male allora questa (indica la carta geografica)
è più precisa.
LUCR: Ma prima i km erano scritti sull
orario e bisogna vedere se erano giusti.
La scoperta della lacunosità della mappa
dei treni porta a dubitare di tutto il materiale fornito.
SIM: Ma ti devi basare su quello.
CAR: E là ti basavi sulle linee ferroviarie,
qui in linea d aria.
CAR cerca in questo modo di giustificare le differenze fra i risultati
ottenuti.
Esempio di interazione sociale costruttiva. I numeri
sono fondamentali per congetturare.
Interviene il professore. SIM riassume l operato del gruppo:
Nella cartina 1 cm equivale a 5000000 di cm, abbiamo così ottenuto
che uno è 120 e l altro 130 km.
Manifestazione della funzione contrattuale e di
chiarimento.
PROF: Li avete calcolati sulla cartina?
In coro: Sì.
PROF: Li avete calcolati anche sull orario ferroviario
i km?
In coro: Sì.
CAR: Sì, però quelli sull
orario ferroviario sono basati sulla linea del treno, invece quelli che
abbiamo calcolato noi sono in linea d aria.
Passano quindi a giustificare il risultato ottenuto, CAR: Chiede
se c è un motivo preciso per cui è più precisa
la carta geografica, che il grafico.
SIM: Perché si vede che questo qua
è più lungo (tratto Bologna/Verona) e
l altro è più corto e poi perché, come abbiamo
detto prima, non serve tanta precisione nello spazio, ma solo nel tempo.
Funzione di ricordo e contrattuale.
CAR legge in silenzio il seguito.
SIM: Cosa chiede?
CAR rilegge ad alta voce la domanda e prova a spiegarne il contenuto con
parole proprie, ma all improvviso si blocca:
Confrontano i 2 rapporti
Io non riesco a capire, passa
quindi il foglio a SIM, affinché possa provare ad interpretare
il quesito.
Forse il blocco è dovuto alla mancanza di
situazioni di riferimento per il termine rapporto, o alla non comprensione
della finalità delloperazione.
SIM: Dobbiamo calcolare in linea d
aria questo (indica Bologna/Trento) e questo
(Bologna/Venezia), ma a cosa serve?
CAR: Non lo so, comunque sia con la latitudine
e la longitudine puoi calcolare la distanza?
In CAR si manifesta la mancanza di situazioni di
riferimento per il concetto coordinate geografiche, cosa che non avviene
in SIM.
La domanda non è sorprendente, tanto più che in fase di
lettura, non hanno notato il richiamo all interpretazione delle
coordinate geografiche.
SIM: Bisogna sapere quanta distanza c
è fra un parallelo e l altro.
CAR non lo ascolta e chiama il professore:
Prof, com è la domanda 6, che non l ho capita?
PROF: Bisogna calcolare la distanza in linea d aria di
Bologna da Venezia e da Trento, come avete fatto prima, ma invece che
limitarsi a questo, vogliamo calcolare il rapporto, rapporto vuol dire
divisione. Per esempio, se ho 2 alberi di altezza diversa, il rapporto
mi premette di dire quante volte uno sta nell altro e di avere un
termine di confronto fra le 2 altezze. Ma perché
il rapporto è così interessante come informazione, cosa
ti dà in più?
Azione in zona di sviluppo prossimale col fine di chiarire la situazione
problematica e il concetto di rapporto, e con lo scopo di consolidare
le situazioni di riferimento e gli schemi relativi a quest ultimo.
LUCR chiede a CAR di spiegarle, perché non ha capito:
Dobbiamo cercare la distanza in linea d aria fra Bologna e Venezia
SIM: Su tutte e due, sta parlando
delle due cartine geografiche fornite.
CAR: No, qui hai solo le coordinate, comunque,
calcoli il rapporto, dopo averle misurate, e poi dobbiamo dire perché
viene in mente .
Funzione contrattuale come stimolo all interazione
sociale ed alla funzione di chiarimento.
CAR misura la distanza Bologna/Trento: E
3 cm.
SIM converte in km: 15000000
.
CAR: Sono 150 km. Misura quindi la
distanza Bologna/Venezia: Sono 2.1, allora sono 1.05*10^7.
SIM vorrebbe arrotondare a 1.
CAR: No, basta che sposti la virgola, allora
ho 10500000 cm, 10^6, 10^5,
, e quindi 105 km.
CAR: Adesso devi guardare e prendere la cartina
dei treni, Bologna/Venezia Mestre, 150, Bologna/Trento 206.
SIM: E diverso, perché lì
non lo fa in linea d aria.
I numeri sono strumento di validazione della congettura
poco prima elaborata.
CAR: Per saperlo, basta vedere come fa
e prende la cartina con le linee ferroviarie.
Anche il grafico delle linee è utilizzato
come strumento di validazione.
Seguono i due percorsi.
CAR: Adesso devi fare 150/105 circa 1.4.
SIM: Non devi fare il rapporto fra le 2 distanze
in linea d aria, fra quella in linea d aria e quella in treno.
CAR: No.
SIM insiste.
Chiamano il professore: Leggete bene. Fra le 2 in linea d
aria, poi sulle linee ferroviarie.
Azione di chiarimento.
CAR: Allora ne trovi 2, prima quella in linea
d aria quante volte ci sta e poi quella in linea ferroviaria.
LUCR: Ma poi li confronti fra loro?
LUCR, che è sempre tagliata fuori dall
elaborazione della soluzione, non riesce a star dietro ai compagni e a
capire la situazione problematica.
Nasce un diverbio su come posizionare nel rapporto i numeri.
CAR: Il più grande divide il più
piccolo: fai 81/9, non 9/81.
La calcolatrice ed i numeri diventano strumento
di comunicazione.
SIM: Non può essere al contrario?
CAR: No.
SIM: Come sei democratica!
Mancano situazioni di riferimento per il concetto
rapporto.
PROF: Come devono risultare i 2 rapporti quando li calcolate
se le cartine sono rappresentazioni esatte.
CAR: Uguali.
PROF: Allora perché serve calcolare il rapporto? Che
informazione dà?
CAR: Per vedere se fanno prima ad andare
in treno o in macchina.
CAR arriva alla giusta conclusione ma non se ne
rende conto.
Continua la discussione su come fare il rapporto, SIM:
Per me è il più piccolo diviso il più grande,
perché quello più piccolo magari risulta 1/4 del più
grande.
Funzione di chiarimento stimolata dall
interazione sociale.
CAR: Basta , chiamiamo il professore!
Poi prende la calcolatrice: Se
fai 81/9, fa 9, se fai 9/81, hai 1/9, quindi!
SIM: 9 è 1/9 di 81!
La calcolatrice è strumento di comunicazione
e chiarimento: non è uno strumento inerte, ma un ambiente che
dà risposte.
CAR: Non hai capito, il rapporto va fatto
il più grande diviso il più piccolo.
PROF: Non ha importanza, in un caso ho un rapporto e nell
altro il rapporto inverso, però se in un caso fai Bologna/Trento
diviso Bologna/Venezia, anche nell altro caso fai lo stesso.
Azione di chiarimento. |
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