LEZIONE DEL 24/11/01
Legenda: in nero la descrizione della discussione; in rosso i commenti
dellosservatore.
Discussione di bilancio
La discussione di bilancio odierna ha lo scopo di sistemare quanto emerso
dalle 2 lezioni precedenti, in cui i ragazzi hanno lavorato divisi in
gruppi, su una scheda contenente diverse attività. In particolare
si fa riferimento ad alcune fra le soluzioni fornite dagli studenti e
se ne presenta una ottimale, dalla quale si possono trarre diversi aspetti
e fissarli.
La prima attività proposta dalla scheda chiedeva di calcolare approssimativamente
l area della regione Liguria. L insegnante spiega che tutti
i gruppi hanno seguito la stessa strada suddividendo la superficie data
in figure note, calcolandone l area e addizionando i diversi risultati.
Tale approccio non è errato, ma si può migliorare e rendere
più generale, in modo da individuare una tecnica con la quale sia
possibile misurare qualunque superficie e, non solo, sia anche possibile
ottenere una stima dell errore commesso approssimando. Il metodo
è molto semplice: basta costruire sulla figura una quadrettatura,
simile a quella della carta millimetrata, in cui si sceglie a piacere
la dimensione dei quadretti.
A questo punto interviene Gianluca che sostiene che Alessio aveva avuto,
durante la risoluzione, un idea simile, ma che poi si era optato
per la tecnica di suddivisione in figure note.
Stefano: Allora posso calcolare larea del quadratino, quanti
ce ne sono nella figura e moltiplicare.
Il professore mette a punto tale ragionamento. Se conto solo
i quadretti contenuti completamente nell area da calcolare, ottengo
un approssimazione per difetto. Se invece contate tutti quelli che
hanno intersezione non vuota con la superficie considerata, allora l
approssimazione è per eccesso.
Azione in zona di sviluppo prossimale con lo scopo
di introdurre la distinzione fra approssimazione per eccesso e per difetto,
probabilmente prima sconosciuta ai ragazzi. L idea è quella
di dare di entrambe una buona rappresentazione linguistica, arricchendola
con lindicazione di figure esemplificative che costituiscono situazioni
di riferimento che possono tornare utili in altre occasioni.
Michele: Per ottenere quella reale fai la
media.
Lintervento del professore stimola lattivazione
della funzione programmatrice.
Professore: Allora larea reale è in mezzo , è
contenuta fra le 2 approssimazioni e la stima dell errore commesso,
ragionando in questo modo, è la semidifferenza fra le 2.
Messa a punto del ragionamento di Michele, in modo
che anche i compagni siano portati al suo stesso livello della zona di
sviluppo prossimale.
Mentre il professore parla, i ragazzi sembrano tutti molto interessati
all argomento, l unico gruppo che reagisce in modo diverso
è quello vicino alla finestra, i cui componenti discutono fra loro
senza far partecipe la classe e si dimostrano meno entusiasti delle affermazioni
dell insegnante. Ciò è probabilmente dovuto al fatto
che sono gli allievi migliori e quindi sono meno stupiti della portata
dei ragionamenti fatti, che invece produce entusiasmo nei compagni.
Simone: Cosa succede se considero la misura
reale della regione e le sottraggo l approssimazione per difetto?
Professore: Per capirlo, scriviamolo in termini algebrici e
ragioniamo: indichiamo con A l approssimazione per eccesso e con
a quella per difetto, otteniamo la formula:
(A+a)/2 a = (A+a-2a)/2 = (A-a) /2
cioè l errore.
Simone insiste. Ma allora non cè
un modo per eliminare l errore?
Professore. No, se un errore è più grande o più
piccolo dipende dalla scelta della quadrettatura, ma l errore non
è eliminabile.
Dall osservazione di questa discussione emerge
un buon rapporto insegnante classe: i ragazzi sono molto interessati ed
intervengono autonomamente nella spiegazione, senza inibizioni, non hanno
paura dell insegnante. I loro interventi sono frequenti, ma brevi,
ad eccezione di quello di Simone che, grazie alle affermazioni del professore,
attiva la funzione programmatrice del linguaggio ed elabora ulteriori
conclusioni, come dimostrano le due domande poste. Esse danno inoltre
all insegnante la possibilità di agire in zona di sviluppo
prossimale, mostrando le potenzialità del linguaggio algebrico
e in particolare come la sua funzione trasformazionale possa condurre
a scoperte e conclusioni importanti.
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