28 settembre
Esercizio da svolgere collettivamente. La parola spetta inizialmente
al gruppo coordinato da Stefano: se non sa che cosa dire passa parola
(nellordine al gruppo di Mattia, poi a quello di Simone, poi a quello
di Francesco e poi a quello di Beatrice); se sbaglia ha diritto a parlare
un altro gruppo, nellordine dato prima tra parentesi.
Il problema è : determinare quei numeri per cui la somma dei reciproci
è uguale a 2.
Inizialmente sono in blocco. Nessuno sa che cosa è un reciproco
di un numero; nemmeno linverso. Qualcuno dice a e a, ma Irene
corregge: sono opposti. Dallidea di opposto (inverso rispetto alladdizione,
passiamo a quella di reciproco, come inverso rispetto alla moltiplicazione).
La formalizzazione è difficile per gli studenti. Tutti i gruppi
sono concentrati sulle possibili soluzioni. I più intuitivi hanno
riconosciuto che 1 è una soluzione, ma non pensano che ve ne possano
essere altre.
Più volte cerco di riportarli al problema di rappresentare correttamente
nel linguaggio matematico ciò che hanno imparato a dire nella lingua
italiana. Appena un gruppo dà una formalizzazione, senza pensare
o controllare se è esatta, gli altri gruppi cercano le soluzioni.
Lucrezia dice che sono soluzioni tutti i numeri che addizionati danno
2. Altri studenti dicono che non possono esserci altre soluzioni oltre
1. Io propongo 1 e 1/3. Rimangono perplessi o sorpresi, ma poi capiscono
che non è detto che 1 sia lunica soluzione: Erik dice, ma
allora anche 1/2 e _ , - 1/3 e 1/5,
Ritorno a suggerire lopportunità di scrivere in linguaggio
matematico il testo.
Irene propone 1/a a = 2. Ragioniamo su questa e si conviene che
non va. Simone suggerisce
1/a - 1/b = 2. OK.
Suggerisco di usare la calcolatrice per rappresentare la relazione. Scriviamo
1/x-1/y=2.Impariamo a usare SOLVE per risolvere lequazione rispetto
a y e poi la rappresentiamo graficamente. Suona la fine dellora
quando i ragazzi sono perplessi di fronte a una rappresentazione grafica
poco efficace della calcolatrice, soprattutto vicino allasintoto.
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