26 settembre
Discussione collettiva in classe.
Prima di passare alla presentazione, che è affidata
al gruppo di Paola, discuto sul perché il gruppo di Erik ha presentato
un protocollo più ricco e interessante. Cerco di far capire agli
studenti limportanza che non si limitino a presentare i prodotti
del loro lavoro, ma che rimanga la traccia più significativa possibile
dei processi che li hanno condotti a quelle risoluzioni: una traccia delle
discussioni sulle possibili strategie, anche di quelle abbandonate.
Presenta il gruppo di Paola. Paola si blocca, però, sul che cosa
fare quando ha contato quante volte la lunghezza dellombra del bastone
sta in quella del bastone.
Qualcuno suggerisce: la moltiplico per la lunghezza dellombra del
bastone (Erik); qualcuno dice : la divido (Paola); Simone dice: se 1 m.
è la lunghezza del bastone; 1,3 m. quella dellombra del bastone;
18 metri la lunghezza dellombra del lampione, faccio 1,3
1 = 0,3,
So allora che 0,3 . 18 è quanto lombra del lampione è
più grande del lampione
Nasce una discussione accesa fatta
nuovamente a colpi di procedure, fino a che Irene parla di parallelismo
del bastone e del lampione, di parallelismo delle ombre e forse dei raggi
del sole. La discussione si sposta sul fatto se e perché i raggi
del sole sono paralleli. Molti pensano al parallelismo non come a una
relazione fra i raggi , ma fra i raggi e il suolo, ritenendo che i raggi
siano paralleli solo quando incidono perpendicolarmente al suolo. Non
è nemmeno chiaro se lincidenza perpendicolare dipende solo
dal luogo, solo dal periodo di osservazione nella giornata o da che altro.
La discussione sul parallelismo è lunga e accesa. Cè
lo scontro fra il modello del sole ( e della terra) come sfera dimensionata
o come punto. Secondo Michele e altri studenti i raggi del Sole divergono
e non possono arrivare sulla terra paralleli. Secondo Erik i raggi divergono,
ma arrivano sulla terra paralleli perché la terra è piccola.
I ragazzi si alternano alla lavagna costruendo modelli e cercano di giustificare
le proprie idee. Propongo di fare un modello che rispetti le dimensioni.
Il discorso di sposta sulle dimensioni del raggio terrestre (Irene lo
conosce), della distanza terra sole (nessuno la conosce) e del raggio
solare (nessuno lo conosce). Sono io a fornire i dati (gli ordini di grandezza
dei dati) e i ragazzi, lavorando con le potenze di dieci, si accorgono
che se la distanza terra sole è circa 1 m (sulla lavagna), il sole
deve essere rappresentato con un diametro di pochi millimetri, e il diametro
della terra deve essere di qualche decimo di millimetro. Allora diventa
chiaro perché i raggi del sole, pur divergendo, arrivano sulla
terra come se fossero paralleli.
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