18 febbraio
Viene consegnata una scheda di lavoro. Silvia osserva il gruppo di
Michele, Cristina e Francesco.
Io riporto le seguenti osservazioni:
Gli studenti non fanno fatica a utilizzare immagini fortemente dinamiche
nello studio dellevoluzione di un fenomeno, ma fanno fatica ad associare
queste immagini alle formule della matematica. In altri termini, se si
dice che una grandezza diminuisce aumenta ogni anno dell1,5%, i
ragazzi non fanno fatica a capire che laumento non è lineare,
ma che aumenta esso stesso, in quanto si applica l1,5% a una grandezza
sempre più grande. Analogamente, nel problema del farmaco non avevano
avuto difficoltà a capire che la diminuzione diminuiva sempre meno.
Anche se sono allinizio del biennio, non hanno difficoltà
a capire che la diminuzione del farmaco nella scheda del 4 febbraio può
essere descritta dicendo che il valore successivo si ottiene calcolando
il 60% del valore precedente
e così via. Invece hanno
difficoltà a esprimere tutto ciò in formula: non solo hanno
difficoltà a scrivere x(n) = 0,6 x(n-1) con x(0) dato, ma non riescono
a riconoscere, nella formula, la variazione coordinata tra la variabile
x, che rappresenta il valore della grandezza e la variabile n rappresenta
lintervallo di tempo scelto. In altri termini, quando passano alla
formulazione matematica, la dinamicità scompare e al posto di due
grandezze che variano in modo coordinato, i ragazzi iniziano a pensare
a una serie di valori statici, a una specie di tabella letta riga per
riga.
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