Attività 1. ...dai ragazzi

La discussione sulle vignette porta i ragazzi a capire che Pierino avrebbe dovuto essere più preciso; infatti i suoi amici hanno interpretato le frasi in modi diversi, ciascuno mettendole in relazione con le proprie personali conoscenze ed esperienze.

Quando è il momento di rispondere alla consegna "Prova ad inventare, per ogni vignetta, una frase più precisa che Pierino avrebbe potuto dire per farsi capire meglio", i ragazzi, che prima avevano fatto qualche critica a Pierino, non trovano facile riscrivere la frase e mettono in atto, in genere, uno dei tre atteggiamenti seguenti:

  • inseriscono direttamente nella frase le unità di misura e le quantità che sembrano definire bene il concetto espresso da Pierino (Protocolli 1)
  • aggiungono nella frase dei particolari che, per la loro personale esperienza, ritengono significativi per chiarire ciò che si vuole comunicare (Protocolli 2).
  • inseriscono nella frase avverbi o aggettivi nell’intento di spiegare meglio la situazione (Protocollo3).

Per quanto riguarda il Problema 1 (dei listoni), le risposte dei ragazzi sono del tipo: 17 listoni; 17,5 listoni; circa 17.

Il testo del problema è decisamente ambiguo: non viene detto in quale senso vengono applicati i listoni (si dà per implicito che vengano messi nel senso del lato lungo 350 cm); non viene detto nulla sulla lunghezza dei listoni (si dà per implicito che siano lunghi almeno quanto l’altro lato del pavimento: e se fossero più corti?). Nell’interpretazione del testo alcuni ragazzi sembrano essere guidati dall’aderenza ad una situazione realistica, per cui assumono tranquillamente gli impliciti come dati buoni, altri invece potrebbero essere guidati da una sorta di buon senso negativo (se mi danno questi dati vuol dire che sono quelli che servono). Quello che però si nota è che nessuno risponde che servono 18 listoni, mettendo in luce così che l’aderenza alla realtà diminuisce una volta arrivati ad un risultato numerico (Protocolli 4).