B3. ...dai ragazzi

ESEMPIO B 3. 3

Il secondo esempio riguarda la classe citata nell’ESEMPIO B 2. 2. Si propone agli alunni il confronto fra due soluzioni, che dimezzano entrambe la distanza fra le ombre, ma una misura le ombre reali mentre l’altra misura le ombre già ridotte. Il confronto è preceduto da una presentazione del problema oggetto del confronto.

Ad ogni allievo è stata dato il seguente testo:

Questo problema non è stato affatto semplice. Tutti siete arrivati a disegnare sul vostro quadernone un ventaglio ridotto. Tutti avete diviso le misure delle ombre a metà e avete riportato sulla pagina del quadernone le misure ottenute.
Alcuni si sono posti anche un altro problema: anche lo spazio fra un’ombra e l’altra va ridotto ?
Altri non si sono posti questo problema e hanno disegnato la distanza fra le ombre "a occhio".

Segue una discussione sul fatto se lo spazio fra le ombre vada ridotto oppure no. La classe giunge alla conclusione che si devono ridurre le misure delle ombre e non le distanze fra le ombre. Il percorso per giungere a questa conclusione è tuttavia molto travagliato, la discussione è sofferta.

La discussione risulterà importante sul piano della costruzione di un terreno condiviso: in particolare la distinzione fra ombre (e la loro DIREZIONE) e spazio compreso fra le ombre (come "oggetto" che resta invariato per conservare la PROPORZIONE). Il termine "angolo" non compare ancora, ma è in corso la costruzione del significato dall’interno della rappresentazione.

Ecco alcuni stralci ricavati dalla registrazione della discussione, utili a chiarire quanto detto. E’ importante notare come affrontare questo problema richieda agli alunni uno sforzo argomentativo notevole.

(…)
4. Giulia : Tutte le cose dimezzate devono avere la stessa forma, però se si dimezza anche lo spazio che c’è fra due ombre, il ventaglio non ha più la stessa forma, diventa un’altra cosa e allora non sarebbe più ridotto… Lo spazio che c’è fra due ombre, è formato dalla direzione delle ombre e la direzione delle ombre è sempre la stessa, cioè non cambia mai e potremo anche verificarlo vedendo i ventagli che abbiamo misurato dove più o meno, credo, lo spazio che c’è fra un’ombra e l’altra in tutte le ore è sempre uguale
5. Enrico : Non sono d’accordo per due motivi con Giuseppe: se passa un’ora non c’entra, tu puoi cambiare lo spazio, non disegnarlo come in quel ventaglio. Il secondo motivo è che non c’è un modo preciso di rappresentare un’ora…
(…)
10. Elisa : Volevo dire anche una cosa a Giulia: non capisco perché non vuole rimpicciolirlo… Nel ventaglio io ho rimpicciolito anche lo spazio che c’è fra un’ombra e l’altra
11. Insegnante: Tu dici: anche lo spazio fa parte del ventaglio. Come dicevamo già prima, se devo ridurre il ventaglio dovrò ridurre anche quella parte lì…
12. Elisa : Eh.. sì… Difatti io mi sono immaginata il ventaglio come se avessimo rimpicciolito solo le ombre e mi sono immaginata che fosse molto largo…
(…)
22. Giulia : Io volevo dire una cosa ad Elisa… la direzione deve essere uguale, perché se no non è più un ventaglio ridotto, si trasforma in un altro ventaglio e la direzione cambia e, se cambia, il ventaglio non è più uguale…
24. Insegnante: Giulia vuol dire, se ho capito bene, che lo spazio fra due ombre non è uno spazio vuoto, noi non guardiamo questo spazio, ma guardiamo le due ombre delle 9 e delle 10 e dalla loro direzione capiamo che spazio c’è fra di loro
25. Rita: Io adesso ho le idee un po’ confuse perché non capisco, ho sentito Giulia che cambiato idea, mi sembra che anche il suo secondo motivo sia forte perché lei dice che se uno dimezza lo spazio fra un’ombra e l’altra si rischia che anche la direzione cambia . Invece noi abbiamo studiato che la direzione non deve cambiare… Però la parola proporzione mi sta mettendo confusione, perché dicendo “in proporzione” uno pensa che si debba ridurre tutto perché abbiamo detto che il disegno deve essere in proporzione…
(…)
29. Giulia : La proporzione che c’è nel ventaglio nella distanza fra un’ombra e l’altra, è causata dalla direzione delle ombre e quindi se la direzione delle ombre non si può cambiare, allora in questa proporzione non si può cambiare la distanza che c’è fra un’ombra e l’altra, essendo causata dalla direzione delle ombre…
(…)
43. Elisa : Forse ho capito che ha ragione Giulia, perché se noi dimezziamo anche lo spazio che c’è fra un’ombra e l’altra, il ventaglio si restringe
(…)
46. Angelo : Se le ombre devono essere in proporzione, cioè ridotte, anche lo spazio dovrà essere in proporzione, e si dovrà ridurre, quindi secondo me va bene il primo modo di Giulia…
47. Enrico : Io volevo dire due cose… la prima è che io non sono d’accordo con Davide P. quando lui dice che deve dimezzare lo spazio perché non gli sta sul quaderno, ma allora se gli deve stare sul quaderno può fare delle ombre piccole piccole e tutte appiccicate, allora sì che gli sta sul quaderno, però… La seconda cosa è che non sono d’accordo con il motivo di Giulia quando ha cambiato idea, perché lei dice che lo spazio che c’è fra un’ombra e l’altra dipende dalla direzione, però non è vero. Per esempio se tu su quel ventaglio dividi a metà le ombre, c’è uno spazio minore fra un’ombra e l’altra però non cambia direzione l’ombra…
48. Giulia : Volevo dire una cosa ad Angelo… se guardiamo gli altri ventagli che abbiamo misurato prima, vediamo che fra un’ombra e l’altra c’è la stessa distanza, e allora la direzione delle ombre è sempre la stessa e allora, se noi rimpiccioliamo ancora il ventaglio, la proporzione deve rimanere uguale, perché i ventagli che hanno ombre diverse anche loro hanno direzioni uguali…
49. Insegnante: Tu unisci la parola proporzione con il fatto che le direzioni delle ombre devono rimanere uguali…
50. Rita : Io volevo dire una cosa, la direzione non può cambiare allora questa proporzione qui non potrà cambiare, difatti ha ragione, anch’io sono dell’idea che la direzione non può cambiare perché se il sole si è messo in un punto e ha fatto l’ombra in quella direzione noi la dobbiamo riportare nel nostro quadernone….
(…)
59. Davide M.: Io non sono d’accordo con quello che prima ha detto Enrico, che un’ora si può rappresentare in diversi modi, non si può perché in quella rappresentazione lì è il sole che ha fatto quella distanza….
(…)

63. Claudia : Se si rimpiccioliscono le ombre, sai già che rimpicciolisci anche lo spazio…

Il giorno successivo, riprendendo il lavoro, l’insegnante consegna questo testo agli allievi:


“MOLTI DI VOI NELLA DISCUSSIONE HANNO DETTO DI ESSERE CONFUSI.
SOSPENDIAMO UN MOMENTO IL PROBLEMA SU CUI ABBIAMO DISCUSSO IERI, SE LO SPAZIO VADA RIMPICCIOLITO OPPURE NO. VEDIAMO COSA SUCCEDE SE VOGLIAMO DIMEZZARE LO SPAZIO FRA LE OMBRE. ECCO DUE SOLUZIONI A QUESTO PROBLEMA:
q RIDUCO A METÀ LA LUNGHEZZA DELLE OMBRE. POI MISURO LA DISTANZA FRA LE ESTREMITÀ DELLE OMBRE RIDOTTE, LA DIVIDO A METÀ E LA RIPORTO SUL VENTAGLIO DISEGNATO SUI QUADERNONI.
q RIDUCO A METÀ LA LUNGHEZZA DELLE OMBRE. POI MISURO LA DISTANZA CHE C’È FRA LE ESTREMITÀ DELLE OMBRE DEL VENTAGLIO VERO, DIVIDO IN DUE ANCHE QUESTA DISTANZA E LA RIPORTO SUL VENTAGLIO DISEGNATO SUL QUADERNONE”
PRIMA DI DISCUTERNE, ESPRIMI LE TUE OSSERVAZIONI SULLE DUE SOLUZIONI.

In questa consegna si può notare la richiesta di attivazione individuale rivolta agli alunni, prima della discussione. Questo è importante per fare in modo che tutti i bambini provino ad esplorare le due strategie, entrino nel gioco intellettuale richiesto.

Il nodo presente nel confronto entra nel merito dei problemi che la richiesta di ridurre il ventaglio aveva provocato: che cosa significa ridurre lo “spazio compreso fra due ombre” ?

Prima della discussione le due soluzioni sono state lette ed “eseguite” su un cartellone. La “distanza fra le due ombre” viene colorata perché sia evidenziata.

Soluzione A

 

Soluzione B

discusione