A1. ...per l'insegnante


E’ bene che le prime attività di osservazione delle ombre rappresentino dei momenti di scoperta e di apertura di interrogativi a cui non è opportuno dare risposte immediate o tratte da sintesi scientifiche. Questo vorrebbe dire, infatti, chiudere il processo di razionalizzazione e censurare il confronto fra le concezioni che i bambini hanno sulle ombre e sul sole e il "funzionamento" del fenomeno reale. Tutto ciò avrebbe conseguenze rilevanti sulla possibilità per l’alunno — soprattutto se debole — di interiorizzare realmente le conoscenze.

Le situazioni e le attività nel campo di esperienza delle ombre del sole sono ricche e si prestano ad approfondimenti geometrici, scientifici, linguistici. Ma richiedono, al bambino, un tempo adeguato di relazione con le esperienze e, soprattutto, di riflessione sulle esperienze. E’ ingannevole infatti ritenere che le ombre siano un terreno già conosciuto dal bambino per il solo fatto che appartengono all’esperienza di tutti gli individui. Solo un numero molto limitato di bambini riflette di suo su qualche aspetto concernente le ombre e generalmente nessuno ha maturato, a questa età, una visione razionale dell’intero fenomeno.